Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Teatro lirico, si cerca l'aiuto della Sfirs

Fonte: L'Unione Sarda
25 febbraio 2011

Per uscire dalla crisi il cda ha chiesto i finanziamenti straordinari per le aziende in crisi
Allo studio anche una Fondazione tra Cagliari e Sassari  
Tecnici che vagano senza meta, la posta elettronica bloccata da settimane, assenza di dirigenti, e dunque di direttive, sindacati spaccati. E meno male che il sito Internet che sino a tre giorni fa riportava nella home page gli auguri di buone feste è stato oscurato. Meglio niente che la confusione. Anche perché la stagione operistica e di balletto annunciata (e comunicata formalmente al Ministero) è in costante evoluzione e non c'è niente da comunicare agli abbonati, sempre più sconcertati dopo oltre quattro mesi di semiparalisi dell'attività.
NESSUNA NOVITÀ La novità sul Teatro lirico è che non ci sono novità. E, a volerla vedere con ottimismo è una buona notizia considerato che la quasi totalità delle altre Fondazioni italiane è data sull'orlo della chiusura, causa taglio dei fondi ministeriali non compensati con il Milleproroghe. A Genova non c'è traccia di programmi futuri ed i creditori pignorano gli incassi del poco che si fa. A Bologna il neo sovrintendente Francesco Ernani ha già tagliato il contratto integrativo ai dipendenti, il sovrintendente dell'accademia Santa Cecilia invita tutti i colleghi a dimettersi per protesta. Un problema che, in Italia, riguarda oltre cinquemila famiglie.
APPELLO ALLA SFIRS Tutti i teatri si appellano agli enti locali, che a loro volta si appellano al Governo perché restituisca i soldi tagliati con l'accetta. Ma fondi all'orizzonte non ce ne sono altri. Anzi, la Regione sarda, con i 9,7 milioni stanziati (contro i 5,5 dello Stato, che ne ha tagliato cinque rispetto agli anni scorsi), ha dimostrato di tenere alla principale fabbrica della cultura. Ma il cda, che da mesi lavora con un'intensità mai vista dalle parti di via Sant'Alenixedda, spera in uno sforzo maggiore. E suggerisce un intervento della Sfirs, che potrebbe erogare un finanziamento straordinario per le aziende in crisi. L'ipotesi è sul tavolo, si valuta la fattibilità. Come si valuta la fattibilità di una fondazione unica tra Cagliari e Sassari che consenta di concentrare le risorse economiche e di creare sinergie tra i due teatri.
STIPENDI DI NUOVO A RISCHIO Anche perché solo per pagare gli stipendi servono oltre 14 milioni all'anno. E infatti i 234 dipendenti del teatro, che pochi giorni fa hanno esultato per il pagamento di tre buste paga arretrate, sanno che quella di febbraio non arriverà e che finché non si trova una soluzione per la rimodulazione del debito patrimoniale (le proposte delle cinque banche contattate sono attese a brevissimo) tutti i prossimi stipendi saranno incerti. Per questo i sindacati sono tornati all'attacco, seppure con toni diversi. Uil e Cisal puntano il dito contro tutti i consiglieri di amministrazione compartecipi del disastro, sindaco compreso, Cgil, Cisl, Snater e Css sollecitano decisioni che, causa crisi, appaiono ancora più lente di quanto non siano.
LA CRITICA «Pur riconoscendo l'impegno del cda rimane elevata la preoccupazione per gli stipendi di febbraio, così come appare ancora in fase di definizione la manovra di risanamento del debito, sulla quale vorremmo conoscere meglio i dettagli», scrivono i segretari delle quattro sigle sindacali. Che chiedono anche un incontro con il nuovo direttore amministrativo Pietro Oggianu e la nomina del nuovo sovrintendente. Quanto alla direzione artistica, Cgil, Cisl, Snater e Css temono un ritorno di Massimo Biscardi, che nei giorni scorsi in un'intervista ha detto di essere sempre a disposizione, e invitano il cda a proseguire sulla linea del cambio gestionale. Su questo saranno accontentati.
SOUDANT RINUNCIA? Il cda si riunirà lunedì ma non è certo che sarà nominato il nuovo soprintendente. Intanto Hubert Soudant avrebbe rinunciato al contratto da consulente artistico. Si limiterà a dirigere i concerti. (f.ma.)

25/02/2011