Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Banchetti dei ricciai, scatta il blitz

Fonte: L'Unione Sarda
24 febbraio 2011

Controlli nei quartieri di Is Mirrionis e San Michele e nelle vie Cadello e dei Valenzani
Nas e vigili sequestrano 140 chili di pescato e 9 di polpa  
Ieri è scattato un blitz di carabinieri e agenti della Polizia municipale in tutta la città.
Qualche rivenditore abusivo aveva decorato la sua bancarella con ombrelloni, tavolini e vasetti in esposizione. Altri tenevano i ricci di mare accatastati su ceste in vimini che sporgevano dal cofano dell'automobile. Solo gli ultimi, più agili e rapidi per l'assenza di attrezzature, sono riusciti a scomparire nel nulla ieri mattina, quando è scattato, tra i quartieri di San Michele e Is Mirrionis, il blitz dei Carabinieri del Nas e della Polizia municipale contro i venditori abusivi di ricci. In campo una ventina di militari e agenti amministrativi, supportati da quattro pattuglie di Carabinieri messe in campo dalle stazioni cittadine.
IL BLITZ I controlli sono scattati in contemporanea poco dopo le 10 di ieri in via Is Mirrionis, via San Michele, via Cadello e via dei Valenzani. Ma a raccontare l'operazione, a fine mattinata, sono i numeri che sono stati diffusi dalle forze dell'ordine: sequestrati 140 chili di ricci e 9 di polpa in vasetti, con verbali e sanzioni che sfiorano i 30 mila euro. Sigilli amministrativi in quattro bancarelle, dove i militari dei Nuclei antisofisticazione hanno contestato l'assenza delle autorizzazioni per il commercio itinerante e la violazione della normativa sulla vendita dei ricci sfusi e sull'illecita provenienza.
I RICCIAI «Cosa dobbiamo fare, forse andare a rubare?», ripeteva ieri mattina Gigi Mallei, 33 anni, mentre gli agenti della municipale e i Nas gli portavano via, caricandolo su un camioncino, un carico di 500 ricci. «Faccio questo lavoro sin da quando ero piccolo e ci mantengo la famiglia», ha raccontato, «si guadagna il giusto per comprare il pane e fare la spesa. Noi aspettiamo che i politici ci trovino un lavoro, ma nessuno ce lo garantisce. Dunque ce lo siamo creati da soli, per vivere onestamente senza andare a rubare. Con me lavoravano tre persone: da questo momento sono a spasso». Accanto a lui c'è un ragazzo più alto, forse più giovane, che di professione fa il pescatore. «Arrivo a pescare anche seimila ricci con le bombole», ha ammesso, «ma la questione è semplice: perché non ci trovano un lavoro? Noi questo sappiamo fare, perché ci devono tagliare le gambe in questo modo?».
IL SEQUESTRO I ricci sequestrati ieri mattina, migliaia, sono stati trasportati dagli agenti della Polizia municipale al mercato civico di San Benedetto, dove è in funzione il servizio veterinario dell'Asl cagliaritana. Saranno gli ispettori dell'azienda sanitaria, dunque, a valutare la qualità del prodotto e decidere cosa fare della merce recuperata che sfiora il quintale e mezzo. È probabile che venga disposta la distruzione di una parte, anche se c'è la possibilità che i ricci ancora vivi vengano consegnati agli uomini della Capitaneria di Porto per essere gettati nuovamente a mare. Una soluzione che da una parte eviterebbe lo spreco, ma che dovrà essere comunque valutata con cura dai veterinari.
SANZIONI I verbali con le contestazioni sono stati consegnati subito agli ambulanti: ognuno dei quattro identificati (quelli che avevano le bancarelle più grandi) ha ricevuto una multa di circa 7 mila euro. Durante gli accertamenti, gli agenti della Municipale hanno anche individuato un furgone utilizzato per il trasporto del pescato, risultato poi sprovvisto sia di documentazione sanitaria che di assicurazione. Ma l'operazione di ieri è solo la prima di una serie di controlli congiunti che gli uomini del Nas e i vigili urbani effettueranno nei prossimi giorni per arginare il fenomeno del commercio abusivo. Già in queste ore potrebbero scattare altri accertamenti in diversi quartieri, compreso viale Poetto e lungo la Carlo Felice (all'ingresso della città), dove la presenza di rivenditori è segnalata quasi quotidianamente.
FRANCESCO PINNA

24/02/2011