Parla Cicu
DAL NOSTRO INVIATO
ROMA Chiusura verso i finiani, apertura sulle liste civiche nate attorno a Fantola, richiamo al ruolo-guida del Popolo della libertà. Il vice-capogruppo del Pdl alla Camera Salvatore Cicu dice la sua sulle elezioni comunali a Cagliari, ribadendo la necessità che il partito di maggioranza relativa presenti una lista forte.
Cosa pensa del veto nei confronti di Fli?
«In questa fase bisognerà, in maniera seria, rappresentare agli elettori qual è il percorso che la nostra coalizione sta seguendo. Dovremo combinare continuità e innovazione. Cagliari in questo processo è centrale. Chi ha deciso di seguire il presidente Fini in questo momento storico non condivide i nostri stessi obiettivi. E la separazione mi pare inevitabile».
La questione liste civiche è ormai archiviata?
«Credo che da una parte ci sia l'esigenza di dare un'impronta forte al Pdl e che questo non possa prescindere da una lista che sarà di alto profilo. Il nostro partito deve tendere verso le percentuali che merita. Ma, dall'altra, questa decisione va coniugata con la necessità di aprirsi alla società civile».
Il divieto deve riguardare solo quelle dell'orbita Pdl o va esteso alle due che sostengono Fantola?
«Il momento non è facile e credo che l'alleanza debba aprirsi a istanze che arrivano da settori importanti della città, come il mondo delle professioni e del commercio. Non sono pregiudizialmente contrario a Polo Civico e Patto per Cagliari».
Cosa si aspetta dal vertice di oggi con i coordinatori nazionali?
«Grande attenzione per la Sardegna e per il ruolo che la nostra Isola deve esercitare nel rapporto con il governo e con il partito a Roma. Il fatto che non saremo noi a esprimere il candidato a sindaco su Cagliari non deve trarre in inganno nessuno: continueremo a essere il partito-guida».
Udc e sardisti hanno detto di avere le mani libere sulle alleanze a livello locale. È un brutto segnale?
«Dipende da come lo si vuole leggere. L'Udc, per quel che riguarda la Regione, ha fatto scelte diverse rispetto a quelle nazionali. E mi aspetto che possano essere confermate in tutto il resto dell'Isola, in questo passaggio delle amministrative. Sarebbe importante, per la Regione, rapportarsi con Comuni quanto più omogenei possibile dal punto di vista politico».
Assetti post-elezioni. Bisogna decidere prima il nome del vicesindaco e i posti in Giunta o solo scegliere un criterio?
«Io sono sempre a favore della meritocrazia e del giusto mix per l'amministratore ideale: competenza, capacità e affidabilità, oltre che alla capacità di intercettare il sostegno degli elettori. Credo che il Pdl abbia diverse frecce al suo arco, in questo senso». ( a. mur. )
23/02/2011