Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Piano casa, tutte le novità in Giunta

Fonte: L'Unione Sarda
22 febbraio 2011

Proroga di un anno per le domande e procedure più veloci

L'assessore all'Urbanistica Rassu porta in giunta le modifiche alla legge sul rilancio dell'economia sarda.
È il giorno del Piano casa 2. Salvo cambiamenti di programma dell'ultimo minuto, la delibera con le modifiche della legge 4 del 2009 approda questa mattina in giunta. L'assessore all'Urbanistica Nicola Rassu propone all'esecutivo il restyling di una legge che - secondo stime non ufficiali - ha convinto oltre 8 mila sardi a presentare, negli uffici comunali, le richieste per poter effettuare i lavori: alla fine del 2010, ultimo rilevamento ufficiale, erano state presentate circa 5 mila domande tra richieste di ampliamento di edifici esistenti e istanze di demolizione e ricostruzione, con l'incremento volumetrico. Il maggior numero di richieste si registra nei comuni di Sassari, Alghero, Oristano, San Teodoro e Olbia.
La novità, secondo indiscrezioni, è quella della proroga fino al 30 giugno 2012 del termine per la presentazione delle domande. Resterebbero 68 giorni, altrimenti, per poter approfittare del Piano casa e migliorare, dove possibile, le condizioni delle nostre case. La decisione di prorogare di un anno il termine dovrà passare al vaglio del Consiglio, ma la maggioranza dovrebbe seguire l'indicazione della giunta.
Arrivano le domande, ma la crisi che colpisce il settore delle costruzioni continuerà, seppure lieve, anche nel 2011: gli investimenti - secondo un'indagine condotta dai costruttori di Confindustria - quest'anno subiranno un calo del 2.4% rispetto al 2010.
LA LEGGE Nella giunta in programma oggi, si discuteranno modifiche e integrazioni alla legge regionale 4 del 23 ottobre 2009, quella delle “Disposizioni straordinarie per il sostegno dell'economia mediante il rilancio del settore edilizio e per la promozione di interventi e programmi di valenza strategica per lo sviluppo”. Ovvero il Piano casa, inteso come spinta alle imprese ma soprattutto quella legge che consente un incremento volumetrico delle case con l'obiettivo del contenimento del consumo energetico. L'aggiornamento del Piano casa si discute oggi, o al più tardi nella prossima riunione della giunta, e si approveranno solo alcune modifiche. L'obiettivo delle integrazioni è quello di velocizzare l'iter burocratico delle pratiche, ritenute ancora troppo complesse perché possano invogliare i sardi a intervenire sulle proprie case. Le regole di base non cambieranno, questa è l'unica certezza che arriva da viale Trento, eccezione fatta per la proroga fino al 30 giugno 2012 del termine per la presentazione delle domande di inizio attività.
I NUMERI Al 31 gennaio 2011, le domande presentate nei Comuni sardi erano circa 8 mila. Le previsioni ottimistiche dell'ex assessore all'Urbanistica Gabriele Asunis, che certamente non tenevano conto delle enormi difficoltà incontrate dai cittadini negli uffici tecnici comunali, parlavano di circa 40 mila cantieri aperti a pieno regime. Con la legge approvata e i numeri che raccontavano invece di un settore come l'edilizia ancora in grave crisi, era stato proprio l'assessore Asunis a lanciare un appello: «Chiunque trovi resistenza nel presentare la domanda per i lavori, si rivolga ai carabinieri». L'Urbanistica, oggi guidata da Rassu, nei maggiori ottanta Comuni sardi ha registrato un confortante aumento di Dia (domande di inizio attività) presentate. Su un campione di un milione 13 mila sardi, ovvero il 65 per cento della popolazione residente, le domande censite alla fine di dicembre erano oltre 5 mila, mentre il successivo monitoraggio regala un aumento sensibile. Merito dell'imminente chiusura dei termini, perché di proroga fino a oggi non si era mai parlato.
I COSTRUTTORI Secondo le previsioni del centro studi dell'Ance, l'associazione nazionale dei costruttori, non cesserà anche nel 2011 la crisi che attanaglia il settore da almeno sette anni. Gli investimenti- secondo un'indagine condotta dai costruttori di Confindustria - nel 2011 subiranno un ulteriore calo del 2.4% rispetto all'anno precedente, a fronte di una diminuzione del 6,4% registrata nel 2010, del 7.7% nel 2009 e del 2,7% del 2008. Il trend appare negativo se rapportato anche alle compravendite di unità immobiliari che in Sardegna, nei primi nove mesi del 2010, hanno subìto una diminuzione del 3,9%. «In Sardegna, come in altre regioni, sono già in vigore le nuove disposizioni in materia urbanistica», dicono i vertici regionali dell'Ance, «norme che dovrebbero consentire maggiori opportunità per chi voglia usufruire dei premi di volumetria riconosciuti in via straordinaria, anche in deroga alle rispettive leggi sui Piani casa». L'Ance saluta con favore «i correttivi in fase di approvazione, che dovrebbero consentire l'eliminazione di alcuni vincoli che limitavano la possibilità di realizzare gli ampliamenti e le demolizioni». L`obiettivo, per l'Ance, «è quello di favorire gli interventi edilizi in un`ottica di valorizzazione del territorio e di salvaguardia dei valori ambientali, storici e paesaggistici».
ENRICO PILIA

22/02/2011