Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Pronto il progetto per smontare le tribune

Fonte: La Nuova Sardegna
21 febbraio 2011



L’assessore ai Lavori pubblici annuncia che costerà 800mila euro



Lorrai nega che il monumento possa aver riportato danni dalla presenza prolungata del legno

CAGLIARI. L’assessore ai Lavori pubblici del Comune, Raffaele Lorrai, dopo undici anni ha fatto preparare il progetto per smontare tutte le tribune di legno dell’anfiteatro romano. La soprintendenza archeologica gliel’ha chiesto e il suo assessorato ha prontamente risposto. Incredibile, come tutto ciò che riguarda il monumento romano, ma vero. Naturalmente, ci tiene a precisarlo lo stesso assessore, la sua parte finisce col progetto che adesso è nella fase preliminare, poi si dovrà procedere per quello definitivo. Se il Comune smonterà le tribune sarà soltanto per decisione della giunta: succederà? E’ difficile credere che i due assessorati più direttamente coinvolti in quel che è successo all’unico manufatto romano imperiale giunto in condizioni di riconoscibilità fino alla nostra epoca dicano e facciano senza che questa sia ormai la volontà ufficiale della municipalità cagliaritana. Forse il silenzio generale (del Comune) rotto dalle due autorevoli voci dell’assessore alla Cultura e del collega ai Lavori pubblici si spiega col fatto che la demolizione della legnaia dovrà essere spesa anche politicamente. Ci sono le elezioni: si farà in modo che l’operazione torni utile. Perché altrimenti, per l’attuale amministrazione comunale, dirigenza compresa, lo smontaggio sarebbe una clamorosa sconfitta, così come risulta essere una sconfessione anche se troppo a posteriori della scelta della giunta Delogu. Il nocciolo della questione potrebbero diventare gli 800 mila euro che il Comune deve spendere per demolire la legnaia. Un sacco di soldi, che deve tirar fuori il Comune senza se e senza ma, però l’assessore Lorrai è un tecnico esperto ed è pronto a trasformare l’operazione di recupero dello scempio commesso in un’azione positiva che torna a vantaggio della municipalità: sì certo (spiega Lorrai) è il Comune che deve demolire e quindi deve spendere questi soldi, ma per dieci anni ha risparmiato gli 800 mila euro (per ogni stagione) delle strutture provvisorie che venivano montate in passato sempre all’anfiteatro per garantire gli spettacoli estivi. Questa era una delle giustificazioni utilizzate per dire che l’anfiteatro di legno si rivelava una scelta conveniente anche sul piano economico. Adesso serve per minimizzare i soldi da spendere per demolire. La prossima grana sul tema anfiteatro il Comune se la deve aspettare quando il monumento tornerà per intero alla luce del sole. Si vedrà quello che le tribune hanno lasciato. Lorrai dice subito: «Danni non credo ce ne siano, i tecnici hanno fatto vari sopralluoghi e non ci sono problemi». Peccato che tecnici di esperienza mirata sulla conservazione dei beni archeologici, quelli della soprintendenza, abbiano già censito alcuni punti di degrado e chiesto perizie tecniche più approfondite. (a.s.)