Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cultura ed economia, un ponte tra Cagliari e Cina

Fonte: L'Unione Sarda
21 febbraio 2011

Presentata l'associazione che conta già un'ottantina di iscritti nella nostra Isola

Un ponte tra la Cina e la Sardegna affinché gli stranieri si integrino ancora di più nell'Isola. È stato questo il tema del convegno “Sardegna-Cina due popoli amici”, organizzato venerdì dall'associazione “Cina-Sardegna per l'amicizia e la cultura”, in occasione dei festeggiamenti del Capodanno cinese. Associazione che conta un'ottantina di iscritti.
I NUMERI Secondo gli ultimi dati Istat, pubblicati nel 2009, gli stranieri regolari nell'Isola ammontano a 11 mila. Di questi oltre 3 mila sono cinesi (e il 50% vive nella provincia di Cagliari). Sono invece 500 le imprese attive. Una comunità importante che, come ha sottolineato l'assessore comunale Edoardo Usai, «ha una tradizione storica e ha consentito ai circa 600 stranieri (l'11% degli immigrati cittadini) di integrarsi nel tessuto sociale del capoluogo». Per questo l'associazione, diretta del neo presidente Lu Xiben, conta di attivare corsi di lingua, aperti agli italiani, per favorire la conoscenza tra i popoli. «Nei prossimi tre anni di mandato voglio continuare a fornire accoglienza a chi ancora deve inserirsi nel mondo del lavoro, dare servizi alle imprese e accrescere lo sviluppo economico», ha detto.
All'incontro ha partecipato anche il viceministro cinese per gli emigrati, Cao Jingyuan che ha messo in evidenza «l'importanza dell'incontro per far avvicinare due culture con ripercussioni sulla collaborazione economica». Mentre la direttrice dell'ufficio consolare, Yang Jiong, ha ricordato «come il 2011 sia l'anno della cultura cinese in Italia: sono molto felice di vedere l'impegno di giovani volenterosi e brillanti». Ma il legame tra la Cina e la Sardegna non è una novità «ed è stato dimostrato anche in occasione dell'alluvione di Capoterra del 2008», ha sottolineato Mimmia Fresu, consulente per l'immigrazione dell'assessorato alle Politiche sociali della Provincia, «quando furono moltissimi gli indumenti donati dalla comunità asiatica a chi aveva perso tutto». ( an. ber. )

20/02/2011