Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In novanta mappe le misure della Sardegna

Fonte: L'Unione Sarda
18 febbraio 2011



Comincia dalla morfologia della Sardegna la celebrazione a Cagliari dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Allestite nelle sale del Ghetto fino all'8 maggio, novanta mappe raccontano “L'isola misurata. La cartografia della Sardegna da Alberto Ferrero della Marmora all'Istituto Geografico Militare”. Curata da Luciana Pintore e organizzata da Carlo Delfino Editore, la mostra promossa dall'assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari si avvale della collaborazione dell'Istituto Geografico Militare, della Mediateca del Mediterraneo e del Consorzio Camù. «È un'iniziativa che mette in luce il nostro patrimonio - dice il generale Antonio De Vita, comandante dell'Istituto e direttore della rivista “L'universo” - e ha come fulcro la città di Cagliari».
Il percorso dell'esposizione appena inaugurata comincia con una veduta dall'alto su una grande stampa posata sul pavimento. È una riproduzione di una carta del 1845 tracciata da Alberto Ferrero della Marmora, l'“esploratore innamorato” che descrisse magistralmente l'Isola in tutti i suoi aspetti. Bianco e nero pastoso sulle rilevazioni che vanno dalla metà del Settecento a oggi, e qualche punta di colore per una visione scientifica ad alto contenuto estetico.
Alle carte si aggiungono filmati che rendono l'emozione della scoperta, antichi strumenti tecnici e l'Atlante sulle Condizioni dell'Industria Mineraria dell'Isola di Sardegna per la relazione parlamentare di Quintino Sella. Il territorio è cambiato, nei secoli. E la geografia ha risentito non solo dei fenomeni naturali ma anche dei cambiamenti politici e governativi.
Fu il re Carlo Alberto a inviare in Sardegna Alberto Ferrero della Marmora. Viaggio reiterato parecchie volte tra il 1818 e il 1857 e condensato nella pubblicazione nel 1860 del libro Itinèraire de L'Ile de Sardaigne, pour faire suite au Voyage in cette contrèe . La contrada, il viaggiatore insigne l'ha percorsa palmo a palmo, studiandola come un continente sconosciuto. Della Marmora affrontò parecchi sacrifici e fatiche fisiche, procedendo a piedi dove i cavalli non arrivavano, maneggiando con abilità un armamentario complesso e gravoso.
Il nobile piemontese con deluse simpatie napoleoniche era ornitologo, archeologo, etnografo, geografo, cartografo, storico, naturalista e gelogo. Era nato a Biella, nel 1789, da un'aristocratica famiglia i cui membri ricoprivano alte cariche civili ed ecclesiastiche. Tra i suoi parenti annoverava cardinali, ambasciatori, generali e un Vicerè. Aveva frequentato la scuola militare di Fontainebleau, e fu lì, che assieme ai futuri ufficiali di marina, fanteria e cavalleria, apprese la disciplina della geodesia. Partecipò alle campagne di Calabria e d'Austria, fu insignito della Legion d'onore. Ma nel 1821, dopo la Restaurazione, fu dispensato dal servizio attivo e confinato in Sardegna.
Disdetta che il valoroso soldato scienziato tramutò in un'occasione di studio che l'avrebbe tenuto occupato per molto tempo. Cominciò le sue triangolazioni (a sue spese) con l'ausilio del maggiore De Candia, correggendo le inesattezze del Rizzi-Zannoni. I due lavorarono al nuovo Atlante su un'area di 700 miglia quadrate con un “sistema speditivo”, scrive Giorgio Pellegrini, allo scopo di fornire un veritiero catasto geometrico particellare.
La carriera di Alberto della Marmora conobbe ancora parecchi rivolgimenti: fu nominato generale e ispettore delle miniere e nel 1849 commissario straordinario della Sardegna con pieni poteri. Innumerevoli le sue cariche (fu anche senatore) e quando morì a Torino, nel 1863, così suonò l'epitaffio dettato dal Canonico Giovanni Spano: «Il morbo e i dolori che lo condussero alla tomba li colse nelle pellegrinazioni che intraprese coll'austerità di un arabo e colla perseveranza d'un filosofo, soffrendo fame e sete, caldo e freddo, all'aperta aria, cogliendo brina nei campi e nelle alte montagne. Avido di saper e di fare il bene, non curava i comodi della vita né conosceva pericoli».
ALESSANDRA MENESINI

18/02/2011