Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il piano per Cagliari: mare e sviluppo

Fonte: L'Unione Sarda
18 febbraio 2011

La città del futuro. Ieri la prima giornata di studi sulla governance dell'area vasta

Campus: «Evitiamo che l'hinterland diventi periferia sociale»

«Quello che rende molto simile Cagliari a Barcellona è il mare, ma soprattutto le potenzialità turistiche che può portare». Ne sono sicuri Francesc Santacana e Joan Campreciòs, ideatori del piano strategico del capoluogo catalano che ieri hanno partecipato al convegno internazionale organizzato al Teatro Massimo dalla Rete delle città strategiche e dal Comune per presentare il piano per la governance dell'area metropolitana di Cagliari. «A Barcellona c'è una buona attività culturale, con spettacoli e intrattenimento», ha spiegato Santacana, «iniziative che consentono al turismo di essere una voce trainante dell'economia, e rappresentano circa il 15% del prodotto interno lordo in città».
LE ANALOGIE Dal centro storico che si affaccia sul mare, alle 35 municipalità che compongono l'area vasta e che sembrano essere un tutt'uno con la metropoli, le analogie tra il capoluogo sardo e la città spagnola (sebbene con dimensioni molto differenti) hanno attirato l'interesse dei ricercatori. «Serve uno sviluppo integrato dell'area vasta», ha ribadito il sindaco Emilio Floris, padrone di casa e anche presidente della ReCS che ha curato la due giorni di convegno che si chiuderà oggi, «a questo punta il nostro piano strategico, redatto chiamando in causa tutte le forze sociali, economiche e culturali. Ma non si può non tenere conto dei 16 centri che gravitano attorno. Per questa ragione, nel 2005, abbiamo deciso di costituire il forum dei sindaci dell'area vasta».
LA REGIONE L'assessore regionale del Lavoro Franco Manca, nel portare il saluto del presidente Ugo Cappellacci, è tornato proprio sui temi dell'aggregazione tra capoluogo e hinterland: «Serve la partecipazione di tutti i territori», ha commentato, «ma anche le risorse che la Regione saprà mettere in campo. L'obiettivo è di avere un piano strategico intercomunale che comprenda l'area vasta». L'assessore Gianni Campus ha presentato il piano vero e proprio, interamente proiettato al futuro. «Gli studi indicano che nel 2050 il 75% della popolazione sarà concentrata in centri urbani», ha spiegato, «e Cagliari non sembra andare fuori da questi parametri. Attualmente abbiamo già 125 mila spostamenti giornalieri dall'esterno all'interno e viceversa per studio e lavoro, mentre altri 61 mila sono interni. Il rischio è che proliferino le periferie e bisogna governare questa tendenza, perché nessuno dovrà essere “socialmente periferia”».
Tra gli interventi di ieri anche quelli di Pier Francesco Ghetti, assessore al piano strategico di Venezia e Andrea Barducci, presidente della Provincia di Firenze, mentre questa mattina parleranno Gabriele Pasqui del Politecnico di Milano, Nicola Maffei (sindaco di Barletta), Roberto Visentin (sindaco di Siracusa), Maurizio Brucchi (sindaco di Teramo), Giuseppe Cuccurese (direttore della Banca di Credito Sardo) e Ernesto Somma (coordinatore del progetto opportunità regioni nella Ue).
FRANCESCO PINNA

18/02/2011