Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Lettera dal Comune: mai più spettacoli

Fonte: La Nuova Sardegna
18 febbraio 2011


Gli esperti del ministero in pista per valutare il livello di rovina



Coinvolti l’istituto del restauro di Roma e la direzione generale per le antichità

ALESSANDRA SALLEMI

CAGLIARI. E’ ufficiale: alla soprintendenza archeologica il Comune ha mandato lettera formale in cui si assicura che «agli eventuali richiedenti verrà detto che l’anfiteatro non può essere concesso per gli spettacoli». E’ la risposta scritta a una richiesta inviata per lettera dalla soprintendenza in cui si domandava espressamente se fossero in corso azioni da parte della municipalità sul tema anfiteatro. Insomma, la principale ragione per tenere in piedi la legnaia piantata sulle gradinate romane ormai da 11 anni è venuta meno. Una svolta e per capirne la forza basta ricordare cos’ha fatto il Comune per tenere le tribune sull’anfiteatro. Da un lato ricorreva al Tar cavillando sull’interpretazione del concetto di «strutture amovibili» forte anche delle insicurezze procedurali della soprintendenza vecchia gestione. Dall’altro esercitava una forte pressione sull’opinione pubblica rivendicando la necessità di disporre di un luogo bello, prestigioso e spendibile per attirare le folle negli spettacoli estivi. Nei primi anni l’Ente lirico studiava bellissime campagne promozionali di una stagione stellare in un luogo unico nel Mediterraneo. Un terzo strumento non dichiarato ma di forte impatto era il «fatto compiuto»: quando qualcuno si ricordava del contenzioso Comune-Soprintendenza e segnalava che la legnaia aveva sfigurato il paesaggio e il monumento stesso, dal Comune arrivava la constatazione che ormai la stagione estiva era programmata, i biglietti già messi in vendita, gli artisti tutti sicuri di venire insomma non si poteva tornare indietro «almeno per quest’anno». L’anno dopo andava nello stesso modo. Quando alla soprintendenza la gestione è cambiata sono successe due cose. L’autorizzazione concessa a suo tempo per ricoprire di legno l’anfiteatro è stata riletta con attenzione, capìta in tutte le sue parti e quindi sviscerata negli errori di senso commessi per capire da dove riprendere il discorso. Poi, il monumento è stato con altrettanta attenzione controllato e la scoperta della rovina ha prodotto nuovi documenti. Il soprintendente Marco Minoja, dopo l’accertamento di una «evidenza di tipo macroscopico» a proposito di spaccature, lesioni, muffe che concorrono a rendere perfino pericolosa la presenza delle tribune, ha interessato la direzione dell’istituto per il restauro e la direzione generale per l’antichità. Le massime esperienze italiane in materia di monumenti rovinati dal tempo e dall’uomo verranno a Cagliari per valutare la situazione e arrivare «a un quadro diagnostico chiaro e puntuale, ora - conclude il soprintendente - qualificare scientificamente il tipo di degrado dell’anfiteatro è necessario. Serve anche per immaginare eventuali ripristini».