Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Le liste civiche? Il no è definitivo»

Fonte: L'Unione Sarda
16 febbraio 2011

Comunali. La candidatura unitaria di Fantola ora rischia di tornare in discussione

Nizzi (Pdl): «I partiti si contino, i posti in Giunta a chi ha voti»

Nessun timore per l'assenza di esponenti della società civile: «Chi vuole si candidi con noi».
L'aria di bonaccia è durata giusto un paio di giorni, il tempo di lasciar spazio al maestrale che da Roma spazza nuovamente le rive del centrodestra cagliaritano. A fischiare la fine della ricreazione, mettendo a rischio l'idillio che la coalizione sembrava aver trovato dopo l'indicazione di Massimo Fantola anche da parte del Pdl, è il vice coordinatore vicario del partito Settimo Nizzi. Che ribadisce il no alle liste civiche, ponendo il divieto come paletto per la tenuta dell'alleanza.
Perché tanta nettezza?
«Non mi pare di sostenere niente di nuovo. Ma ricordo chiaramente che questo problema è stato da noi posto già nella riunione di tutta la coalizione, lunedì scorso a villa Devoto. E ricordo anche un partito come l'Udc ha concordato con noi».
Perché non avete chiarito la cosa nel comunicato ufficiale che avete diramato?
«Si chiariscono le cose non ancora note. Ci è sembrato inutile tornare su un discorso che era già stato fatto e su una situazione definita da tempo. Nel corso della riunione del nostro coordinamento questa posizione è stata ribadita all'unanimità. Abbiamo detto che le liste civiche sarebbero state utili se il Pdl si fosse presentato da solo e che non si sarebbero fatte se l'alleanza fosse rimasta unita».
Perché il discorso dovrebbe riguardare anche gli altri partiti?
«Perché, come fatto notare dall'Udc, tutti dovremo pesarci per il nostro reale valore. L'esempio dell'ultima consiliatura, poi, ci porta a pensare che l'eccessiva frammentazione possa rappresentare esclusivamente un problema. Noi lo diciamo chiaramente: nei futuri assetti ogni partito dovrà essere rappresentato in base al proprio peso elettorale».
Pretenderete di discuterne prima?
«Assolutamente sì. Il nostro ruolo-guida non si discute. E i più votati dovranno trovare adeguata collocazione. Non possiamo dare l'impressione che il voto dei cittadini non conti».
Ma così non vi precludete la possibilità di apporti dalla società civile?
«Assolutamente no. Chi volesse darci una mano può farlo candidandosi nelle nostre liste. Oppure potrà distinguersi concentrando le sue preferenze esclusivamente sul candidato a sindaco. Ma questo è un punto di non ritorno, una condizione che ritengo non negoziabile».
E se Fantola non tornasse indietro e pretendesse la presenza di “Polo civico” e “Patto per Cagliari”?
«Questo significherebbe che sarà necessario tornare al tavolo della trattativa, perché è evidente che le cose cambierebbero. Ma sono certo che non succederà».
Non rischiate di dare l'impressione di essere un'alleanza chiusa su se stessa e impermeabile alle istanze della città?
«Sono convinto del contrario. I partiti, specialmente il nostro, hanno più volte dimostrato di essere dei veri punti di riferimento non solo per i cagliaritani ma anche per gli abitanti delle altre grandi città. Nessuno può credere che la nostra possa essere una scelta auto-lesionista».
Il vostro avversario Massimo Zedda è uno che potrebbe far presa su associazioni, movimenti e indecisi. Non vi preoccupa nemmeno questo?
«Siamo assolutamente certi che l'unità della coalizione non possa metterci in condizione di temere né Zedda, né altri. Il nostro candidato Massimo Fantola è certamente il migliore su piazza: è capace, coerente e potenzialmente un ottimo sindaco».
ANTHONY MURONI

16/02/2011