Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Muro della Capitaneria, cresce il dissenso

Fonte: L'Unione Sarda
16 febbraio 2011

Coro di no all'opera in cemento e ferro alta quasi tre metri che interrompe la continuità del Lungomare

Il Polo civico: «No a nuove servitù militari in città». Sabato manifestazione

Il muro che la Capitaneria di porto sta erigendo attorno alla sua sede, nella Darsena, sta generando una massiccia mobilitazione di politici di tutti gli schieramenti e di associazioni cittadine. L'ultima è del Polo civico, la lista che sostiene la candidatura a sindaco di Massimo Fantola.
«Diciamo no a qualsiasi nuova servitù militare in città», ha tuonato il leader del Polo, Antonello Gregorini, che proprio alla darsena ha organizzato per sabato alle 11 una manifestazione “Contro i muri e le servitù in danno della città”
«Cagliari sta orientando i suoi programmi di sviluppo sul turismo e tutto ciò che può essere collegato al mare», sostiene Gregorini. «Il lungomare del porto, in questo, riveste importanza strategica perché dovrà essere percorribile a piedi, o con mezzi alternativi alle autovetture, senza soluzione di continuità da via Roma a Sant'Elia. È semplicemente intollerabile che la Capitaneria o chiunque vesta una divisa con le stellette sia autorizzato ad erigere muri o altri tipi di barriere che, di fatto, limitano i programmi di sviluppo della città. È già insopportabile che vasti tratti di arenile del Poetto, gli stabilimenti militari, siano recintati per tutelare i privilegi anacronistici e illegittimi di minoranze corporative». Per questo dopo le interrogazioni del Pd in Consiglio regionale e alla Camera, è stata programmata la manifestazione.
I lavori per la costruzione del muro di recinzione attorno all'edificio che ospita la sede della Capitaneria di porto sono iniziati il 14 settembre dell'anno scorso e si sarebbero dovuti concludere l'11 gennaio. Ma problemi con le fondamenta hanno fatto slittare la data di consegna di due mesi. Sul muro in mattoni, alto circa 80 centimetri, verrà sistemata una grata metallica che porterà l'altezza a 2,70 metri. Due cancelli scorrevoli gestiti dal corpo di guardia impediranno il passaggio e, quindi, il collegamento con le due zone del porto di via Roma.
E questo è uno dei problemi principali: il muro interrompe la continuità della passeggiata dal porto a Sant'Elia, cioè uno dei progetti più importanti, ancorché irrealizzato, della Giunta Floris. Una linea urbanistica condivisa da Regione, Autorità portuale e Comune, che non hanno rilasciato nessuna autorizzazione. E proprio questo punto è stato al centro dell'interrogazione del deputato Paolo Fadda, che ha chiesto il blocco dei lavori anche perché il cantiere «non risulterebbe avere le necessarie autorizzazioni». Fadda aveva ricordato anche un paradosso. C'è stato, negli ultimi vent'anni, un vasto movimento d'opinione che ha portato «all'abbattimento di tutte le barriere che nei decenni precedenti avevano interrotto il collegamento della città col lungomare». Barriere che oggi si ripristinano senza tener conto della pianificazione dei Comuni e dell'autorità di governo del porto.

16/02/2011