Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Le famiglie tra economia e politica

Fonte: La Nuova Sardegna
15 febbraio 2011


Dai Floris ai Fantola, un impegno costante nelle amministrazioni

ROBERTO PARACCHINI


CAGLIARI. Il potere economico e politico di Cagliari è stato segnato per anni da alcune famiglie cagliaritane. Una constatazione che fa del capoluogo dell’isola un esempio in scale dell’economia italiana, ma molto più provinciale e caratterizzato da un’economia prevalentemente legata all’edilizia, alla sanità e al commercio. Con punte sull’economia della comunicazione e della conoscenza, in tempi più recenti. Nelle utime due consiliature ha governato la città Emilio Floris, medico ed esponente di una delle più influenti famgilie cagliaritane legate alla sanità privata (case di cura e poliambulatori). Il padre Mario era stato vice sindaco di Cagliari per la Dc (ci fu una corrente «Floris»). Il figlio Emilio, prima di diventare primo cittadino è stato capo gruppo di Forza Italia in consiglio regionale. Il fratello Alberto è presidente dello Yacht club. Il cugino Mariolino ha ricoperto la carica di presidente della Regione e del Cosiglio della stessa istituzione. Il cugino Nanni era assessore allo Sport sino a pochi mesi fa della sua giunta comunale. E la figlia Rosanna è consigliera regionale del Pdl.
Per il momento nel centrodestra c’è una sola candidatura ufficiale, il leader dei Riformatori sardi Massimo Fantola (già senatore e consigliere regionale). Docente di Trasporti in igegneria, Fantola fa parte di una delle famiglia più in vista di Cagliari: il fratello Carlo Ignazio è vice presidente dell’Unione Sarda. E i Fantola sono anche imparentati con un’altra importante famiglia cagliaritana, i Martelli. Peppino Martelli è stato presidente della Bastogi, una grande società finanziaria nazionale. Tra i figli, Valentino è diventato noto per aver importato in città la cardiochirugia (ed è stato anche senatore). Un’altra influente famiglia cittadina, con cui sono imparentati i Fantola, è quella dei Binaghi, con varie attività (tra cui i trasporti): Luigi è stato presidente della Confindustria sarda; Roberto assessore regionale ai Lavori pubblici e Angelo è tutt’ora presidente nazionale della Federazione italiana tennis.
In questo quadro le attività economiche e l’influenza politica sono spesso vicine e, a volte, difficilmente separabili. Poche altre le famiglie tradizionali con peso politico. Tra queste sopravvive quella dei Sanjust con Carlo, consigliere regionale del Pdl e promotore di una lista per le comunali (lo zio Giovannino è stato direttore della sede Rai Sardegna). Nel settore sportivo (che ha riflessi anche nella politica) ci sono i Cellino (ex semoleria) che con Massimo controllano il Cagliari calcio. Da segnalare anche i Garzia: Raffaele (grossista di abbigliamento, recentemente scomparso) è stato presidente del Cis, della Camera di Commercio e della Fiera. Ha ha avuto anche un importante ruolo politico nella Dc, come parlamentare.
Poi c’è stata e c’è tutt’ora la famiglia Corona e Ragazzo (di cui si parla in un altro articolo). Ultimamente, invece, il rapporto dell’economia con la politica è stato «giocato» da una serie di nuovi imprenditori, in città da una o due generazioni. Con rapporti col potere più mediati e legati all’influenza. Tra questi c’è Giorgio Mazzella (ogliastrino), tra i più importanti operatori del settore turistico (alberghi e altro), controlla anche Sardegna 1 ed è presidente della Banca di credito sardo (ex Intesa); a suo tempo si è anche presentato come candidato (non eletto) per il consiglio regionale. Poi c’è l’imprenditore Gualtiero Cualbu (originario di Fonni) con interessi a vasto raggio: dal turismo all’edilizia, all’informatica ecc.). E Renato Soru (di Sanluri), fondatore di Tiscali, che si distacca dai primi in quanto si è impegnato direttamente in politica ed è stato presidente della Regione per il centrosinistra. Cagliari, insomma, è oggi «fertilizzata» da diversi imprenditori cagliaritani di adozione.