Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il battesimo di piazza L'Unione Sarda

Fonte: L'Unione Sarda
14 febbraio 2011

Taglio del nastro per il complesso che ospiterà la nuova sede del gruppo. Inaugurati viale dei Giornalisti e via De Sotgiu

Emilio Floris: «Un nuovo biglietto da visita per la città»

Ieri sono state inaugurate anche due nuove strade: viale dei Giornalisti e via Mario De Sotgiu.
Una piazza «proiettata nel futuro», cuore di un centro residenziale e commerciale nato sulle ceneri dell'ex cementeria, pensata per «cambiare il volto della città», di cui diventerà «un nuovo biglietto da visita». Non solo. Piazza L'Unione Sarda sarà anche un modello da seguire, soprattutto sotto il profilo del dialogo tra pubblico e privato: «Senza l'apporto degli imprenditori non si può avere sviluppo», ha detto il sindaco Emilio Floris durante la cerimonia di inaugurazione, che ha visto anche il taglio del nastro del nuovo sovrappasso tra via Santa Gilla e via San Paolo (consentirà di eliminare l'attraversamento a raso della linea ferroviaria) e di una rotatoria che renderà più razionale la viabilità stradale della zona. Ancora: due nuove strade, viale dei Giornalisti e via Mario De Sotgiu. Opere realizzate dall'ImmobiliarEuropea (di Sergio Zuncheddu, editore de L'Unione Sarda, Videolina e Radiolina) e consegnate ufficialmente ieri al Comune, che avrebbero potuto veder la luce molto prima, se non fosse stato per «la burocrazia che impedisce, ostacola, limita e ritarda», come ha ricordato l'editore Sergio Zuncheddu. «Ho impiegato diciassette anni per fare tutto questo, e pur non potendo attribuire a nessuno in particolare la responsabilità, posso dire che i tempi imprenditoriali sono decisamente inferiori».
LA BUROCRAZIA Scontrarsi con l'apparato amministrativo significa affrontare «un mostro con mille teste che limita lo spirito imprenditoriale», che è anche una delle cause della crisi economica sarda: «La disoccupazione in Sardegna è dovuta anche al peso di una macchina burocratica che ha potere e non responsabilità». Ecco perché l'editore de L'Unione Sarda ha chiesto da imprenditore «all'intera classe politica» di farsi carico di un problema che riguarda tutti: «Non c'è famiglia che non debba affrontare il dramma della disoccupazione con il padre, o il figlio, o il nipote o la sorella. E gli unici soggetti che possono creare occupazione sono le imprese: se vengono strangolate da una burocrazia pesante e invadente, non si possono creare posti di lavoro».
IL COMPLESSO Il nuovo complesso edilizio, di 44 mila metri quadri, è servito da una fermata del treno che unisce la città all'hinterland e presto avrà un collegamento diretto con l'aeroporto di Elmas e con una linea della metropolitana leggera. «Un luogo molto bello che sostituisce una parte della città che aveva bisogno di essere rimodellata», ha detto il presidente della Giunta regionale Ugo Cappellacci durante l'intitolazione della piazza al quotidiano più importante e antico - 122 anni di storia - dell'Isola. «La piazza è socializzazione, e L'Unione Sarda ha aiutato la crescita e ha stimolato il dibattito». E la scelta di spostare qui, nei prossimi mesi, l'intero gruppo editoriale (oltre alla redazione del giornale e del sito Unionesarda.it , anche quelle di Videolina e Radiolina, insieme alla concessionaria di pubblicità Pbm) è una «decisione che è espressione di una voglia di guardare al futuro e della capacità di rinnovarsi». E il passo è ancora più importante se si pensa che qualche anno fa si ipotizzò di trasferire la redazione nell'edificio di Elmas dove ha sede il centro stampa. Non a caso il sindaco Floris ha sottolineato: «Negli anni in cui molti delocalizzano, è apprezzabile la decisione di mantenere a Cagliari la sede del giornale della città inserendola in un complesso che riqualifica tutto il quartiere di Sant'Avendrace modificandone e rendendo più razionale anche la viabilità».
LA VIABILITÀ Ma oltre alla nuova piazza sono state battezzate anche due strade. Viale dei Giornalisti da ieri collega via Flumendosa a via San Paolo. A Mario De Sotgiu, sindaco di Cagliari dal '79 all'80, è stato intitolato il sovrappasso ferroviario: la targa è stata scoperta da Floris e dai parenti dell'ex primo cittadino. Al ponte si accederà grazie a una rotatoria - tutta la viabilità è stata realizzata a spese dell'ImmobiliarEuropea e ceduta al Comune - che snellirà il traffico del quartiere. E con l'inaugurazione delle strade è stata modificata anche la viabilità: via Santa Gilla è ora percorribile a senso unico da viale Trieste verso via Po fino al rondò. Oltre l'incrocio con via Flumendosa, via Santa Gilla torna invece a doppio senso. Il flusso di auto che segue il senso contrario di marcia (da via Po verso il centro della città) dovrà invece passare per il viale dei Giornalisti. Un cambiamento che ieri è stato seguito passo per passo dagli agenti del corpo di Polizia municipale (alla cerimonia hanno partecipato i vertici delle istituzioni e delle forze dell'ordine) e che oltre a molti esponenti della giunta comunale (e al probabile candidato sindaco del centrodestra Massimo Fantola) ha visto la presenza del direttore de L'Unione Sarda Paolo Figus, del presidente dell'Unione Editoriale Carlo Ignazio Fantola, dell'amministratore delegato Federico Marturano, dell'amministratore delegato de L'Unione Sarda e di Videolina Piervincenzo Podda, del direttore editoriale de L'Unione Sarda Gianni Filippini.
LA PIAZZA La piazza di circa duemila metri quadri si incastona in un nuovo rione alle spalle del quartiere di Sant'Avendrace, destinato a diventare un moderno centro di aggregazione della città, delimitato dalle quattro torri con vista sulla laguna di Santa Gilla, che ospitano residenze per oltre cento famiglie. Nel complesso ci sarà anche un centro direzionale con uffici, bar, ristoranti, un supermercato, un cinema multisala (otto schermi) da 1300 posti. Il centro della piazza, dove un megaschermo trasmetterà i video e le notizie del Gruppo editoriale, è occupato da una fontana che diffonde getti d'acqua a ritmo di musica. E all'interno della sede de L'Unione Sarda troverà spazio il planetario: una cupola di undici metri di diametro con cento posti a sedere per ammirare lo spettacolo dell'universo.
MICHELE RUFFI

13/02/2011


Hanno detto gli interventi


Filippini
Il direttore editoriale de L'Unione Sarda Gianni Filippini racconta i suoi 57 anni al giornale: «Ho conosciuto la prima sede in via Cima, un bugigattolo infestato dai topi. Poi il giornale si trasferì in viale Regina Margherita e ancora dopo in viale Regina Elena, dove si trova adesso la redazione. Ora, con il trasferimento dei media del gruppo in questo nuovo complesso, la piazza diventerà il cuore dell'informazione di tutta la Sardegna».
Siddi
Il segretario della Federazione nazionale della stampa Franco Siddi ha ricordato che «Cagliari è la seconda città che decide di intitolare una strada ai giornalisti. L'altra è Roma, che fece questa scelta nel '60 in occasione delle Olimpiadi».
Fantola
Il presidente del Gruppo L'Unione Editoriale Carlo Ignazio Fantola ha messo l'accento sull'intitolazione della piazza al quotidiano L'Unione Sarda: «Cagliari ha voluto riconoscere il ruolo importante che ha questo giornale per la città e i cittadini».

13/02/2011