Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Lirico, ancora uno sciopero L’ultima parola alle banche

Fonte: La Nuova Sardegna
11 febbraio 2011

Tre sindacati protestano, forse oggi salta il concerto di Mozart


Attesa la risposta degli istituti di credito sul piano di ristrutturazione del debito mentre le voci indicano Serci sovrintendente

CAGLIARI. Gli stipendi sono arrivati, l’intervento finanziario per il risanamento dei conti è in corso ma al teatro lirico continuano a spirare venti di guerra: Uil, Fials e Libersind hanno proclamato una nuova giornata di sciopero per oggi e l’azione di protesta farà saltare il concerto di musiche di Mozart che era in programma. Non si tratta di uno sciopero unitario: le organizzazioni più rappresentate hanno scelto di non aderire. Ma l’astensione degli orchestrali della Libersind blocca di fatto l’attività artistica della Fondazione, la cui crisi - almeno sul piano dei rapporti sindacali - sembra ancora lontana dal capolinea. A tarda sera erano ancora in corso le assemblee, il clima in via Sant’Alenixedda resta teso.
Eppure i segnali positivi non sembrano mancare, dopo l’allontanamento del sovrintendente Maurizio Pietrantonio e del direttore amministrativo Vincenzo Caldo. Se la verifica su conti e atti amministrativi compiuta dal consigliere d’amministrazione delegato Oscar Serci ha riservato più di una sorpresa, per i 240 dipendenti del lirico l’attenzione resta rivolta alle prospettive: gli istituti bancari interpellati da Floris e Serci sono impegnati all’elaborazione di una proposta di ristrutturazione del debito patrimoniale maturato nelle gestioni Meli-Pietrantonio - circa venti milioni, secondo il consiglio di amministrazione - che potrebbe riportare il teatro in linea di galleggiamento e garantire la programmazione artistica per i prossimi anni. Il nome del nuovo sovrintendente dovrebbe invece venir fuori da una selezione pubblica, almeno questa è la proposta lanciata da Serci al presidente Floris e agli altri componenti l’organo amministrativo.
Ma è proprio attorno al nome di Serci che le voci interne al lirico corrono incontrollate: il presidente della Provincia Graziano Milia l’ha candidato in via quasi ufficiale al ruolo di sovrintendente e ha lasciato intendere che con Serci al comando della Fondazione la Provincia riaprirebbe i cordoni della borsa. Altre investiture, per adesso solo ufficiose, arrivano da alcune sigle sindacali che hanno gradito le scelte fatte da Serci in questo mese di collaborazione. Lui, sentito dalla Nuova, non vuole commentare.
Le prossime settimane si annunciano decisive per le sorti del teatro: se dovesse partire un piano finanziario con l’appoggio di una banca sarebbe la fine della crisi. L’alternativa sarebbe il commissariamento, un’ipotesi che Floris sta cercando in ogni modo di evitare perchè porterebbe allo stallo l’attività della maggiore fabbrica di musica isolana. (m.l)