Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sciopero al Lirico, salta il concerto diretto da Soudant

Fonte: L'Unione Sarda
11 febbraio 2011

Teatro. Uil e Libersind

Le misure adottate dal consiglio di amministrazione «non sono adeguate alla grave situazione contingente nella quale versa il Lirico». Per questo Uil, Libersind e Cisal hanno proclamato per oggi un'altra giornata di sciopero che farà saltare il primo dei due concerti dell'orchestra e del coro del teatro diretti da Hubert Soudant.
«La ristrutturazione del debito, come per altro indicato dal presidente, appare essere l'unica strada percorribile che consenta di far fronte alla crisi finanziaria della Fondazione», osserva il segretario regionale del Libersind Andrea Saccarola. «Ma ad oggi non abbiamo visto nulla di tangibile se non la comunicazione da parte del presidente Floris dell'avvenuto confronto con alcune banche. E siccome sette giorni fa abbiamo proclamato cinque giorni di sciopero, non essendo cambiato pressoché nulla abbiamo deciso di attuare il secondo (il primo è stato sabato scorso, ndr)».
Identica la posizione del leader territoriale della Uilcom Tonino Ortega. «Abbiamo chiesto un atto politico forte che consentisse al teatro di avere le credenziali per accedere a un mutuo ma, a parte una dichiarazione di Floris che ci ha chiesto di avere fiducia sul percorso avviato, non c'è nient'altro».
IL SINDACO E proprio alle credenziali, anzi alla credibilità e alla fiducia, fa riferimento Floris per replicare agli scioperanti. «Io e il consiglio di amministrazione stiamo lavorando a tempo pieno per salvare il teatro. Ma se si continua a scioperare credo che gli interlocutori abbiano difficoltà ad accordarci fiducia. Più difficoltà ci sono più le banche, che abbiamo contattato e di cui stiamo aspettando le risposte, riterranno a rischio i loro prestiti, più conflittualità c'è e più sarà difficile convincere un direttore amministrativo, un potenziale sovrintendente e chiunque altro a venire a lavorare da noi. Più confusione c'è più il pubblico ci abbandonerà. Credo», sottolinea Floris, «che il teatro si salverà solo se ci sarà una tregua e se tutti remiamo nella stessa direzione. E infatti gran parte delle sigle sindacali ci seguono. A questo punto», conclude il sindaco, «chiedo chiarezza: mi dicano se il problema sono io e ne prenderò atto». (f.ma.)

11/02/2011