Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sant'Elia, al via il “Contratto di quartiere II”

Fonte: L'Unione Sarda
11 agosto 2008

Comune. Sono stati stanziati sei milioni e seicentomila mila euro per migliorare il Borgo Vecchio 


Sono stati aggiudicati nei giorni i lavori di riqualificazione della vecchia borgata di Sant'Elia. Si tratta del cosiddetto “Contratto di quartiere II”, finanziato con fondi statali e comunali per un importo complessivo di sei milioni e 660 mila euro. «L'obiettivo principale di questo progetto - ha spiegato l'assessore comunale ai Lavori pubblici, Raffaele Lorrai - è quello di migliorare l'intero complesso residenziale del Borgo Vecchio non solo sotto il profilo della qualità architettonica, ma anche della qualità prestazionale e dell'efficienza tecnologica. Questo obiettivo - ha aggiunto l'assessore - viene perseguito sulla base dei principi dell'architettura ecosostenibile, del risparmio energetico, della bioclimatica e della rinaturalizzazione degli spazi collettivi».
In sintesi, gli interventi che saranno eseguiti su ciascun fabbricato sono anzitutto la manutenzione straordinaria e la rifinitura delle facciate, delle quali è tra l'altro previsto l'isolamento termico; l'impermeabilizzazione delle coperture, che saranno a loro volta coibentate con pannelli (quelle piane) e con argilla espansa nel sottotetto (quelle a falda); la sostituzione di tutti gli attuali infissi con nuovi serramenti in alluminio termolaccato dotati di vetrocamera, che garantiranno un perfetto isolamento termico e acustico, e di nuovi scuri, anch'essi in alluminio. Ogni edificio sarà inoltre dotato di serbatoi interrati per costituire scorte d'acqua sufficienti per tutte le famiglie che vi abitano.
Completato l'appalto, i cantieri potranno essere aperti appena saranno espletate le formalità relative alla consegna dei lavori.
Il “Contratto di quartiere” si pone l'obiettivo di ricondurre tutte le iniziative, i finanziamenti e i progetti all'interno di un disegno unitario, di razionalizzare e coordinare tutti gli interventi in programma, avviandone, allo stesso tempo, di nuovi. Il programma non si configura come uno strumento urbanistico aggiuntivo ma rappresenta un quadro di sintesi degli strumenti in atto che contribuisce a restituire al quartiere la necessaria qualità edilizia e urbana. Più specificamente il nuovo strumento attuativo si configura come variante minimale al Piano di zona, avente valore di Piano di recupero.

10/08/2008