Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Le contraddizioni dell’Ask

Fonte: La Nuova Sardegna
9 febbraio 2011

Il centrosinistra e l’Udc fanno propria la delibera di scioglimento della Giunta



Il documento, dopo quattro rinvii, era stato annullato




CAGLIARI. Il centrosinistra e l’Udc hanno riproposto, facendola propria, una delibera già presentata dalla giunta comunale e poi ritirata. Oggetto: lo sciogliemento dell’Ask (Agenzia sviluppo Karalis), attiva dal 2007 e già interessata da un esposto presentato nel 2009 dall’allora segretario generale del Comune alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti e al ministero dell’Economia.
L’ufficio comunale delle politiche comunitarie e del lavoro - hanno precisato durante una conferenza stampa Ninni Depau (capo gruppo del Pd, Paolo Casu (Udc) e Nando Perra (Sdi) - fin dal settembre scorso, ha portato all’attenzione dell’esecutivo la proposta di scioglimento dell’agenzia presieduta da Amngelo Vargiu, già assessore comunale alle Politiche sociali ed ex sindacalista della Cisl, e diretta da Saverio Ferrante, già direttore generale della Provincia ed ex consigliere comunale di Forza Italia. L’assessorato competente (Programmazione), aveva poi predisposto una delibera di scioglimento. Ma il documento, una volta arrivato in Giunta, è stato più volte rinviato e, infine, sospeso. Nelle motivazioni della delibera, fatta propria dai consiglieri, il fatto che nel marzo scorso la Giunta non aveva approvato il bilancio 2010 e quello pluriennale dell’Agenzia, invitandola a rettificarlo. L’Ask nel giugno successivo aveva rimesso all’amministrazione i libri contabili e amministrativi.
Nata come azienda speciale del Comune nel 2003 per fornire supporto tecnico e operativo al Comune per la programmazione, l’attuazione e il monitoraggio delle politiche di sviluppo locale urbano, l’Ask ha iniziato a operare solo nel 2007. Fra il settembre 2007 e il maggio 2009 il Comune ha stanziato per l’agenzia circa 800mila euro. Mentre il contributo annuale dell’amministrazione per il suo funzionamento è di oltre 300mila euro, ma i risultati - hanno evidenziato i consiglieri dell’opposizione e l’Udc - sono stati deludenti. Ma nella gestione sono emerse difficoltà «in parte riscontrate sin dalla sua costituzione». Il fatto «è che quest’agenzia è un organismo politico, costituito dopo un rimpasto di Giunta e non ha centrato l’obiettivo di favorire lo sviluppo», ha affermato Casu. Negli ultimi anni il centrosinistra aveva più volte sollevato il problema dell’amministrazione dell’Ask proponendone lo scioglimento, in particolare dopo l’esposto del 2009 presentato dall’allora segretario generale del Comune Giovanni Battista Vargiu. (r.p)