Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Scuole, per adesso tutte in salvo

Fonte: La Nuova Sardegna
9 febbraio 2011



Gramsci, Pacinotti, D’Arborea: nel 2011-2012 iscrizioni a numero chiuso




ALESSANDRA SALLEMI

CAGLIARI. Com’erano saranno: ieri, i sindaci della provincia di Cagliari riuniti alla conferenza tenuta al «Giua» hanno approvato con 40 sì il piano di dimensionamento che lascia immutati gli istituti superiori e, per le scuole materne, elementari e medie dei loro comuni, hanno confermato tutte le classi. Oggi la Provincia invierà il faldone alla Regione e questa, probabilmente senza ritocchi, spedirà tutto al Ministero, dove invece si aspettano le sorprese. Perché le scuole di sette comuni tra la Barbagia di Seulo, il Gerrei e il Sarcidano non hanno i numeri per reggere l’esame che tiene conto soltanto dei parametri di risparmio imposti dal ministro Tremonti (lo spiega Michele Camoglio, vice direttore generale della Provincia). Da capire cosa succederà anche in situazioni diverse, come Goni, il cui sindaco ieri spiegava che per rimediare ai disagi delle pluriclassi (i ragazzini di prima, seconda e terza media assieme), il Comune in accordo col dirigente dell’«autonomia» locale (una direzione scolastica) ha finanziato un progetto diviso per fasce omogenee di apprendimento. Il ministero userà la scure anche qui? La logica amministrativa porterebbe a rispondere di no, ma nella scuola troppi criteri ritenuti non negoziabili sono stati stravolti.
Spigolando nel piano si scopre che a Cagliari si aspetta soltanto l’autorizzazione del ministero perché venga istituito il primo liceo classico europeo della Sardegna, l’ha richiesto infatti il Convitto nazionale di Stato. Si scopre poi che, per le iscrizioni 2011-2012, in tre istituti superiori si stabilirà un numero di sbarramento causa l’eccesso di frequentanti rispetto alle quote ministeriali secondo cui, perché ci sia una scuola superiore, non possono esserci meno di 500 allievi e non più di 900, con uno sforamento ammesso di 200 unità. Le scuole sono il liceo scientifico Pacinotti, il liceo delle scienze umane e liceo linguistico Eleonora d’Arborea, l’istituto alberghiero Gramsci di Monserrato. Al Pacinotti ci sono 1400 studenti, all’Eleonora d’Arborea 1540 e al Gramsci 1300. Per il Pacinotti, nel piano si suggerisce di applicare la clausola che limiti a 200, 220 iscritti al prossimo anno scolastico, dopo i 368 dell’anno in corso. Un’annotazione sul Gramsci arriva dal direttore dell’osservatorio provinciale, Giuseppe Fara: «Nella prima ci sono 400 frequentanti, è una scuola che attira numerose iscrizioni di ragazzi che si portano appresso molti debiti formativi. I ragazzi più preparati vanno nei licei, l’Alberghiero è considerata dalle famiglie una scuola più facile ed è un errore. Tanto è vero che il livello della dispersione scolastica qui è molto più alto dei licei». Altra novità del piano riguarda l’istituto professionale Azuni: perde la sezione di Pula, che chiude e si trasferisce a Capoterra comune più agevole da raggiungere per gli studenti dell’area vasta di Cagliari, acquisisce alcuni indirizzi del professionale Meucci e dell’alberghiero Gramsci.
Nel piano approvato ieri (elaborato da Stefania Di Santo) si abbozza anche un ragionamento su un problema di particolare peso per gli studenti: la pendolarità. Per i ragazzi che abitano nella periferia della provincia quasi non esiste offerta formativa fuori dalla porta di casa come invece succede a Cagliari e immediati dintorni perciò «in una prospettiva di medio termine le riflessioni sull’organizzazione ottimale della rete scolastica provinciale dovranno portare a concrete ipotesi di soluzione del problema anche con il ricorso a modelli di campus o convitti capaci di accogliere giovani che hanno maggiori difficoltà a raggiungere i poli scolastici». Un esempio della forza della pendolarità a Cagliari è il liceo classico-scientifico Euclide di via Ligas: viaggia verso i 700 studenti, la crescita delle iscrizioni è costante, soltanto il 30 per cento dei frequentanti risiede a Cagliari ed è diventato una «scuola di bacino». Un ragionamento simile si fa nel piano per il liceo scientifico Pitagora di Selargius, dove due terzi degli studenti proviene dai dintorni «offrendo ai giovani la possibilità di frequentare la scuola superiore senza affrontare i disagi giornalieri dei coetanei iscritti a Cagliari» e pertanto «si è deciso di rafforzare l’offerta formativa attribuendo all’istituto anche il richiesto liceo linguistico». Il tema del decongestionamento si propone anche per Cagliari città: nel liceo delle scienze umane e liceo linguistico De Sanctis (via Cornalias), le iscrizioni in dieci anni, si sono dimezzate, 335 alunni non bastano a tenerlo aperto, il numero chiuso imminente al d’Arborea e i numeri completi in altri istituti potrebbero arrestare l’emorragia. In aiuto, la decisione di aggiungere l’indirizzo Economico-sociale, chiesto dall’istituto.


DISAGIO SCOLASTICO

Studenti anziani: il 9 per cento


CAGLIARI. Nei prossimi dieci anni, l’osservatorio della Provincia calcola che il numero degli studenti fra i 14 e i 18 anni diminuirà del 4,2 per cento (mille unità). Il disagio scolastico ha un esatto indicatore, tra gli altri, nell’età degli studenti superiore a quella standard: nel 2008, gli studenti di 20 anni e più erano il 9 per cento del totale, più del doppio della media nazionale e dei contesti fuori Sardegna presi in esame per avere un termine di paragone. A Cagliari la popolazione scolastica diminuirà in modo consistente sia in termini assoluti che relativi, ma «il capoluogo ha una forte capacità attrattiva di popolazione immigrata misurata per gli anni più recenti».

L’ASSESSORE

«Il pendolarismo va affrontato»

CAGLIARI. «Il dimensionamento della rete scolastica - ha spiegato l’assessore alla Pubblica istruzione, Franco Mele - è l’atto fondamentale con il quale si realizza la programmazione dell’offerta formativa del territorio. Un dato positivo è che non perdiamo nessuna autonomia scolastica». L’assessore ha annunciato studi per ridurre il pendolarismo. Sono 35 le autonomie del territorio per complessivi 25.638 alunni, di cui 14.529 solo a Cagliari. In consiglio provinciale il piano è stato approvato con l’astensione di Omar Zaher (IdV) che, pur riconoscendone il valore, non ha condiviso l’istituzione del «sistema moda» al Pertini e non al Deledda, che l’aveva richiesta.