Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pericolo di crolli, si mobilitano anche i residenti

Fonte: L'Unione Sarda
8 febbraio 2011

Piazza D'Armi. Convegno



Mentre in piazza d'Armi sono ancora in corso le indagini geognostiche commissionate dal Comune all'équipe del geologo Mauro Pompei, il Comitato spontaneo dei residenti si appresta a promuovere una giornata di studi finalizzata a valutare iniziative, proposte e progetti per il consolidamento e la messa in sicurezza dell'ormai famigerato rione dei crolli.
Venerdì scorso in un'abitazione privata si è svolta una riunione preliminare alla quale hanno partecipato numerosi residenti. La giornata di studi sul dissesto idrogeologico si svolgerà presumibilmente a fine mese (la data esatta non è stata ancora fissata) e vedrà protagonisti docenti universitari, speleologi, tecnici, esperti, dirigenti e rappresentanti dei dipartimenti competenti di Regione, Provincia e Comune.
Tutti uniti contro i crolli, insomma, per mettere in sicurezza il sottosuolo e rivalorizzare la zona di piazza d'Armi. I relatori stanno già preparando i loro interventi. «Abbiamo raccolto molto materiale», riferisce lo speleologo Marcello Polastri. «Urge programmare un'azione concreta contro il grave problema dei crolli che da anni affligge i residenti, preoccupa le istituzioni e giorno dopo giorno si allarga». Un problema che sta minando la serenità di decine di famiglie, col risultato che il quartiere si sta spopolando. «Le persone temono altri crolli e smottamenti», riprende Polastri, «e hanno paura di perdere la casa, come già successo a tre famiglie di via Castelfidardo, costrette a trasferirsi altrove per ragioni di sicurezza». L'incontro si svolgerà nell'aula magna del vicino Dipartimento di Geoingegneria e Tecnologie ambientali della Facoltà di Ingegneria, con un programma finalizzato ad acquisire elementi tecnici e scientifici a supporto degli interventi di consolidamento e messa in sicurezza dell'area. Dal recupero del quartiere, infatti, deriva la possibilità di favorire uno sviluppo integrato del compendio Tuvixeddu e Tuvumannu, quali parti integranti di un territorio urbano destinato a una forte evoluzione e valorizzazione. «Il nostro comitato», afferma la portavoce, Patrizia Tramaloni, «intende trasformare questo sogno in realtà, attraverso un'attenta analisi del problema sotto i vari aspetti (organizzativi, tecnici, scientifici, amministrativi) per arrivare a una potenziale “best practice”, ossia a un modello di intervento esportabile e trasferibile in contesti urbani similari in Sardegna e nel resto d'Italia. Un modello che deve essere espressione di collaborazione fra pubblica amministrazione e abitanti del luogo». (p.l.)

08/02/2011