Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Fas e stadio, l'ombra della burocrazia

Fonte: L'Unione Sarda
7 febbraio 2011

Area vasta. Il sindaco Piscedda: «Noi tranquilli». La minoranza: «Conflitto d'interessi»
Dubbi sulle modifiche al Puc di Elmas: gli atti in Procura
La modifica urbanistica riguarda anche due questioni che toccano da vicino Cagliari.
L'adeguamento del Piano urbanistico comunale di Elmas al Piano paesaggistico regionale continua a far discutere. Ma non solo dal punto di vista politico. Sulle modifiche, che incideranno in maniera decisiva su due questioni che riguardano l'intera area vasta cagliaritana (il progetto di nuovo stadio del Cagliari calcio e il recupero delle ex ferriere Fas), il gruppo consiliare di minoranza (composto da Solange Pes, Ornella Toniolo, Giulia Suella e Mariano Dore) hanno intenzione di coinvolgere il procuratore della Repubblica, il Prefetto, il presidente della Regione e il direttore generale dell'assessorato agli Enti locali e all'Urbanistica. A questo proposito, lo scorso 3 febbraio, hanno già compiuto un passo formale: una lettera al segretario generale del Comune, con richiesta di trasmissione degli atti a tutte le autorità citate.
L'ATTACCO Perché il gruppo di opposizione contesta le decisioni assunte dal Consiglio comunale nelle sedute del 4 e 5 gennaio? Dal punto di vista politico si sono espressi già un mese fa, quando hanno, nemmeno troppo velatamente, accusato il sindaco Valter Piscedda di voler favorire alcune operazioni legate a speculazioni edilizie. Su tutte il recupero dell'ex Fas: su quei terreni una società privata vorrebbe realizzare abitazioni e strutture ricettive. Un'area che, per poter partecipare al bando sull'housing sociale della Regione, necessitava di una rimodulazione del Piano urbanistico. Modifiche che interesserebbero anche il comparto di Santa Caterina, nei pressi dell'aeroporto, dove il Cagliari calcio vuole realizzare la nuova Karalis Arena.
GLI ATTI Ora le motivazioni sono soprattutto di ordine procedurale, tali da sconfinare sul possibile abuso. Almeno secondo quanto sostengono i consiglieri di opposizione: «La delibera di inizio gennaio dev'essere ritirata - insistono - perché le procedure adottate non rispettano la normativa e perché il primo cittadino e alcuni amministratori di maggioranza hanno partecipato alla discussione e al voto nonostante si trovassero in condizione di conflitto d'interessi». Secondo gli oppositori alcune aree di proprietà di parenti (o affini entro il quarto grado) hanno avuto cambi di destinazione urbanistica, ottenendo vantaggi diretti.
LA REPLICA «Per l'ennesima volta mi trovo costretto a ribadire che questo è un modo di fare politica che non mi appartiene - dice il sindaco di Elmas Valter Piscedda - siamo tranquilli e quanto prima la struttura trasmetterà gli atti alle autorità segnalate dalla minoranza. Siamo certi di aver fatto tutto secondo il rispetto delle regole e dunque non abbiamo timori circa le valutazioni che possono arrivare da organi di controllo».
Il primo cittadino non crede che l'iter di adeguamento del Puc al Ppr possa subire rallentamenti, se non per ragioni strumentali: «Proprio ora che tutti si sono dichiarati a favore del nuovo stadio da costruire a Elmas è un paradosso che ci sia qualcuno che sembra giocare a frapporre nuovi cavilli burocratici - conclude il primo cittadino - con l'adeguamento del Puc al Ppr la zona di Santa Caterina è diventata idonea per ospitare grandi strutture sportive. Noi diciamo no a ogni possibile blocco». E la questione ex Fas? «Chi dice che con la delibera del 4 e 5 gennaio è cambiata la destinazione urbanistica di quel comparto evidentemente non conosce le carte. Tutto rimane come prima, compresa l'esigenza di trovare (assieme ai privati e alla Regione) il modo di fare le tanto attese bonifiche».

06/02/2011