Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Il nuovo stadio si farà ad Elmas»

Fonte: L'Unione Sarda
4 febbraio 2011

Ormai è certo, d'accordo il presidente della Regione, i sindaci di Cagliari e Elmas, il presidente della Provincia

Cellino: ho appaltato i lavori, la burocrazia non ci ostacoli

Il vecchio Sant'Elia sarà il baricentro di un parco sportivo utilizzabile anche per i grandi eventi, all'interno di un piano più ampio di riqualificazione dell'intero quartiere.
La Regione sposa il progetto del nuovo stadio a Elmas. Lo ha annunciato ieri sera, davanti alle telecamere della trasmissione Monitor di Videolina condotta da Emanuele Dessì, il presidente Ugo Cappellacci. «Il nuovo stadio si deve fare - sono state le parole del governatore - è un bene per la città e per l'area metropolitana, noi siamo pronti e faremo la nostra parte nella prossima conferenza di servizi col comune di Elmas, saremo, per così dire, i facilitatori».
FLORIS SI RASSEGNA Un'idea, quella del trasloco del Cagliari fuori dai confini comunali, che ormai ha accettato, seppur a malincuore, anche il sindaco Emilio Floris, che davanti alle telecamere di Monitor ha manifestato il proprio «dispiacere per non vedere più la squadra rossoblù nella mia città», ma ha anche ammesso che «le complicazione seguite all'infinito iter della legge Melandri che avrebbe consentito di cedere direttamente alla società Cagliari calcio il Sant'Elia» hanno portato alla conclusione più ovvia. Dunque ormai è fatta: tutti sono d'accordo sulla necessità di fare un nuovo impianto moderno ed efficiente, che verrà realizzato interamente con capitali privati su un terreno di proprietà del Cagliari. E il Sant'Elia? Che fine farà? Sia Cappellacci che Floris si sono impegnati a ridare lustro alla storica ma ormai fatiscente struttura che ha fatto da palcoscenico alle imprese dei rossoblù sin dal 1970, trasformandola «nel baricentro di un parco sportivo utilizzabile anche per i grandi eventi», all'interno naturalmente «di un piano più ampio di riqualificazione dell'intera zona».
CELLINO GONGOLA Dal canto suo Massimo Cellino, presente in studio ed entusiasta della piega presa dalla trasmissione, ha garantito che, se non ci saranno intoppi burocratici, il nuovo stadio sarà pronto molto prima di quanto si pensi: «Ho speso 10 milioni per acquistare il terreno, per completarlo ne serviranno altri 24, io ho già la metà dei soldi, per gli altri farò il mutuo, ho già appaltato i lavori, sarà la cosa più importante della mia carriera da imprenditore». Poi ha aggiunto: «Sono cagliaritano e per me Elmas è sempre stata Cagliari, prima era una circoscrizione e adesso è un Comune, ma non cambia, Elmas è Cagliari, ci vergogniamo perché un cagliaritano deve decollare da Elmas e non da via Roma? Ma stiamo scherzando? Il sindaco e tutti noi abbiamo tentato di fare lo stadio a Cagliari, ma non è stato possibile, ora guardiamo avanti». E ancora: «Che poi, quando si parla di tenere lo stadio a Cagliari, a volte mi chiedo se si hanno presenti certi dati, come il fatto che il 65% degli spettatori che vengono allo stadio a tifare il Cagliari viene da fuori città, spesso anche dall'Oristanese, quota che raggiunge l'80 per cento per gli abbonati, quindi la verità è che spesso i cagliaritano la partita preferiscono vederla in tv».
TUTTI D'ACCORDO Un ragionamento condiviso anche dagli altri ospiti in studio - il presidente della Provincia Graziano Milia, il sindaco di Elmas Valter Piscedda e il giornalista Anthony Muroni -, così come dall'allenatore del Cagliari Roberto Donadoni, di cui è stata mandata in onda un'intervista registrata. Favorevoli al nuovo stadio anche il 63% dei partecipanti al sondaggio lanciato da Videolina, così come tanti tifosi intervistati al termine dell'ultima partita casalinga.
IL SINDACO DI ELMAS Tra i più convinti, e non poteva essere altrimenti, il primo cittadino di Elmas: «Noi abbiamo fatto rapidamente tutto ciò che c'era da fare, ad esempio adeguando il piano urbanistico - ha spiegato Valter Piscedda -, e siamo pronti ad accogliere il Cagliari nel nuovo stadio, che riteniamo sia assolutamente compatibile coi vincoli di quell'area. Ci siamo subito messi in un'ottica di area vasta, abbiamo tante aziende importanti siamo assolutamente pronti e consideriamo il progetto del nuovo stadio un bene privato a beneficio del pubblico». Piscedda non è sembrato preoccupato neanche dei progetti di sviluppo dell'area aeroportuale da parte della Sogaer: «Riteniamo che ci ci siano alternative alle ipotesi di sviluppo dell'aeroporto - ha detto -, la cosa importante è che questa polemica venga finalmente messa da parte e spero che d'ora in poi si lavori tutti nella stessa direzione, cioè per fare lo stadio a Elmas».
IL GOVERNATORE Nel corso del dibattito in tv, Cappellacci ha poi spiegato le ragioni del sì della Regione al progetto di Cellino. «Il problema va considerato in un contesto di area metropolitana, Elmas e Cagliari non hanno soluzione di continuità, mi pare una questione di lana caprina, dobbiamo invece ragionare su uno stadio che deve essere adeguato ai tempi moderni, efficiente». Sul Sant'Elia il governatore ha poi precisato che «non si deve assolutamente abbandonare, non deve diventare una cattedrale dell'archeologia sportiva, rilanciare il Sant'Elia e realizzare il nuovo stadio a Elmas non sono cose incompatibili, il vecchio impianto può ad esempio diventare la cerniera tra la zona del porto storico e tutto ciò che riguarda la spiaggia, zona di servizi insieme alle aree militari, ragionando in questi termini si fa il bene della città».
IL SINDACO Opinione condivisa dal sindaco Floris: «Quella di Sant'Elia è un'area importante e di grande valore - ha commentato -, basti pensare che quando stavamo discutendo con Cellino sull'eventuale cessione dello stadio si ragionava sulla cifra di 39 milioni. Se il Cagliari farà lo stadio a Elmas, come è legittimo e forse a questo punto scontato, di certo il Sant'Elia non verrà abbandonato, anche perché riqualificare questo quartiere è un'esigenza fondamentale per la città». ( m. le. )

04/02/2011