Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Maroni, sindaci soddisfatti ma con cautela

Fonte: La Nuova Sardegna
4 febbraio 2011


«Il ministro ha capito il problema, sa cosa fare, verificheremo»

GIAMPAOLO MELONI
ORISTANO. Soddisfazione per gli impegni presi dal ministro dell’Interno Roberto Maroni. Con un pizzico di sana prudenza: «Come si dice, ogni cosa è fatta quando è fatta», sintetizza Salvatore Cherchi, presidente dell’Anci Sardegna, l’associazione dei Comuni che ha voluto e organizzato l’incontro di mercoledì a Oristano. Concordano i sindaci di Ottana (Giampaolo Marras), simbolo delle sofferenze provocate dagli attentati, e quello di Sassari (Gianfranco Ganau), metafora della proiezione nel tempo degli interventi messi sul tavolo da Maroni.
«C’è stata da parte del ministro un’impostazione di rigore e serietà e da parte delle autonomie locali una proposta concreta. C’è un malassere sociale e la violenza rigurda i cittadini, è un atto devastante contro le comunità. Perciò è positiva la risposta che sfugge alla demagogia della militarizzazione e punta su interventi tecnici come l’intelligenze e la qualità dei servizi sul territorio», osserva Cherchi.
In questo percorso della «strada giusta», il presidente dell’Anci inquadra anche il confronto con i pastori: «C’era il rischio di trovare le istituzioni a dialogare da una parte e il disagio dei pastori nella piazza, invece siamo risciti a far entrare questa tematica sociale nel ragionamento complessivo, perchè i sindaci tutti i giorni fanno i conti con questi problemi».
Valutazione positiva anche per Giampaolo Marras: «Ha colto le esigenze e le richieste che sono emerse. Ha fornito dati vicini alla realtà e ha dato la sensazione di essersi reso conto della gravità della situazione che viviamo». Ora si aspettano le misure promesse. «Certo - dice il sindaco di Ottana - visivamente ci accorgeremo poco di alcuni interventi destinati a potenziare le indagini. Il richiamo del ministro sull’utilizzo di forze specifiche mi fa stare molto più tranquillo, anche perchè lui sulla materia ha esperienza specifica avendo messo a segno la cattura di molti latitanti. Anche per quanto mi riguarda personalmente spero mi facciano dormire tranquillo». Le inquietudini e le attese riguardano le radici del malessere, che Marras focalizza così: «Diciamo che 50 anni fa sono state fatte scelte che hanno mostrato la presenza dello Stato, oggi siamo qui a navigare su quelle scelte sbagliate dello Stato».
Le parole di Maroni aprono all’ottimismo. Il primo cittadino di Sassari Gianfranco Ganau osserva: «Da parte del ministro c’è stata attenzione alle richieste, e soprattutto risposte tecniche per imprimere efficacia ai sisteni di controllo e ai servizi esistenti sul territorio, con particolare sostegno alla prevenzione. Insomma, una buona risposta e competente». Peraltro senza sovrapposizioni di ruoli: «Apprezzo molto la scansione operativa scelta - dice Ganau -: prima capire a fondo il fenomeno, quindi studiare insieme a noi le soluzioni migliori».
Il 15 agosto (giornate non facili da gestire a Sassari per via della festa dei Candelieri), il sindaco Ganau dovrà ospitare stavolta la riunione annuale del Comitato nazionale per la sicurezza. «Non posso che accoglierlo come un segnale di attenzione per la nostra terra - commenta Ganau -. Sappiamo bene che la questura di Sassari è al centro del sistema operativo nazionale e poter ospitare i vertici dello Stato per un vertice di lavoro così importante non può che farmi piacere».

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