Via Malfidano. Da oltre due anni sedici famiglie protestano contro Area
Da due anni senza telefono e senza riscaldamento. Sedici famiglie di Is Mirrionis, residenti in una palazzina di via Malfidano, sono costrette ad usare solo il cellulare, perché la centralina telefonica non è mai stata installata. Risultato: costi esorbitanti, e niente collegamento Adsl per i ragazzi che studiano. Le caldaie con il gas di città ci sono, ma nessuno le ha mai collaudate, motivo per cui IsGas non le attacca alla rete. Qualcuno si è fatto montare le pompe di calore, ma la maggior parte resta al freddo.
LA RICHIESTA Il palazzo è fra quelli sorti con il bando nazionale “20mila alloggi in affitto”. A Cagliari sorsero 56 appartamenti, da affittare a canone moderato: quaranta edificati dal Comune (venti in via Corsica, affidati avant'ieri, e venti in via della Pineta) e sedici costruiti da Area in via Malfidano, assegnati nel dicembre 2008. Per gli inquilini di via della Pineta - ha annunciato due settimane fa l'assessorato comunale al Patrimonio - ci sarà una revisione dei contratti di locazione, che verranno ricalcolati non sulla base della superficie catastale, ma di quella calpestabile. Pagheranno meno, insomma. E ora anche le famiglie di via Malfidano chiedono lo stesso trattamento. «Facciamo un appello all'assessore al Patrimonio Patrizio Mulas affinché interceda con Area, che dovrebbe adeguarsi alla decisione del Comune», è la richiesta di Gabriella Deidda. «Inoltre l'Azienda regionale per l'edilizia abitativa non ci ha mai spedito la ripartizione dei millesimi, che abbiamo richiesto», aggiunge.
LE DIFFICOLTÀ Le lamentele non mancano: la pavimentazione del parcheggio è saltata, nei primi piani non batte mai il sole, i balconi sono comunicanti, separati solo da due sbarre di ferro, e manca il contatore per il cancello elettrico e l'illuminazione del cortile, che i residenti hanno fatto installare a loro spese. «Il primo mese siamo stati senza energia elettrica, i primi due mesi senza ascensore», racconta Simona Mulas.
LA POLEMICA «Le bugie stanno venendo a galla e si stanno ritorcendo contro la gente», attacca l'ex assessore al Patrimonio Gianni Chessa.
FRANCESCO FUGGETTA
03/02/2011