Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Teatro lirico, debito spalmato in trent’anni: la parola alle banche

Fonte: La Nuova Sardegna
1 febbraio 2011

CAGLIARI. Silurato il sovrintendente Maurizio Pietrantonio, il consigliere di amministrazione Oscar Serci - delegato dal presidente Emilio Floris alla verifica dei conti - ha concluso il suo lavoro: il debito patrimoniale complessivo del teatro lirico è di venti milioni, di cui 14 ereditati dalla gestione Meli. Una cifra enorme che produce interessi passivi crescenti. Due le soluzioni prospettate da Serci all’organo amministrativo: la prima è un mega-prestito bancario da restituire in trent’anni. Sono stati interpellati quattro istituti di credito che sono impegnati in queste ore all’esame dello stato finanziario del lirico per valutare la possibilità di concederlo. Serci lavora anche all’ipotesi che il Comune offra in garanzia del mutuo un immobile: è una scelta attuata in altre città. C’è poi la seconda soluzione: un piano straordinario della Regione, in sostanza una corposa iniezione di denaro nelle casse del teatro che consenta di uscire dalle secche in cui la maggiore fabbrica di cultura dell’isola è finita. Una cosa è certa: con un apporto immediato di venti milioni l’attività del lirico potrebbe riprendere a tutta velocità. Ma per arrivare al traguardo i tempi potrebbero non essere brevi.
In settimana sono attesi gli stipendi arretrati, che erano legati alla pubblicazione della legge finanziaria nel Buras. Per ora non ci sono segnali positivi dalla Regione, quindi l’impegno assunto da Floris coi sindacati ha il sapore della speranza. Con l’arrivo di 9 milioni il cda potrà coprire i costi dei prossimi due mesi. (m.l)