Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

I 160mila crocieristi hanno speso 9 milioni

Fonte: La Nuova Sardegna
7 gennaio 2011

Un’indagine dell’Autorità portuale sui dati economici e sulla soddifazione dei viaggiatori arrivati in città nel corso del 2010



Ma lo shopping dei turisti è ostacolato dagli orari di apertura dei negozi nel centro storico




PIERLUIGI CARTA
CAGLIARI. I 160 mila crocieristi sbarcati in città nel corso del 2010 si sono trattenuti fra le due e le sei ore in città e hanno speso complessivamente quasi nove milioni di euro tra i negozi e i ristoranti del centro. E’ il risultato dell’analisi illustrata dal presidente dell’Autorità portuale Paolo Fadda nel corso di una conferenza stampa nei locali del terminal crociere, al molo Ichnusa.
Dei viaggiatori che hanno fatto tappa nel porto cagliaritano uno su dieci ha preferito restare a bordo della nave, mentre l’82% di quelli che hanno scelto di fare un giro oltre le banchine del terminal hanno fatto acquisti o mangiato nei locali della Marina. Il dato è stato ricavato sulla base di un campione di 5485 crocieristi arrivati nel periodo estate-autunno dell’anno appena concluso e grazie all’indagine condotta dall’Authority è stato possibile stabilire che cosa i viaggiatori hanno gradito e quali sono stati i punti critici della tappa sarda dell’itinerario. Nel complesso - ha detto Fadda - questo settore del turismo rappresenta una risorsa importante per la città e un incentivo per l’economia.
La ricerca puntava a stabilire quali fossero i principali luoghi visitati, il gradimento dell’accoglienza, la misurazione dei livelli di soddisfazione-insoddisfazione riferiti ai vari servizi di vendita, servizi pubblici, siti culturali e servizi di informazione ai turisti. Il prototipo del crocerista «cagliaritano» ha un’età che va dai 36 ai 54 anni, è europeo nell’85% dei casi e americano nel 7,5%. L’europeo viaggia in autunno, l’americano invece è presente perlopiù in periodo estivo. Se ha più di 54 anni sarà più probabile trovarlo a settembre. Il 92% però visita immancabilmente la città e solo il 4% non si muove con i tour organizzati.
Dall’analisi elaborata è emerso che i motivi di soddisfazione per il crocierista sono numerosi e che sul suo giudizio incidono positivamente il servizio di trasporto, la cucina e il ristoro. Il turista che arriva a Cagliari nel 73% dei casi è soddisfatto del cosiddetto “primo impatto” e il 67% invece sarebbe disposto a ritornare per una nuova visita, magari più approfondita. Il principale neo dell’accoglienza cagliaritana riguarda infatti gli orari di apertura dei negozi, quasi sempre chiusi all’ora di pranzo: i turisti del mare restano in città dalle due alle sei ore, quindi la maggior parte non riesce a soddisfare le sue speranze di shopping.
L’altro punto critico, ovvero il livello di informazione al turista, può essere eliminato - secondo Fadda - migliorando le guide turistiche, rinforzando l’approccio col turista e installando più Infopoint nei quartieri cittadini. Fadda propone alla Camera di Commercio, alla Confcommercio e al Comune di fare il possibile per raddoppiare il numero dei croceristi in visita: «E’ un obbiettivo raggiungibile - ha detto - in quanto Cagliari ha un enorme potenziale turistico».