Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Le aragoste sequestrate? Ai poveri

Fonte: L'Unione Sarda
31 dicembre 2010

Il bilancio dei 226 controlli della Guardia costiera nei mercati cittadini, nelle pescherie e nella grande distribuzione

Su disposizione del pm finiranno alla mensa della Caritas

Gli uomini della Guardia costiera hanno sequestrato aragoste e granseole la cui pesca, in questo periodo, è vietata. Per questo i crostacei, alcuni sotto misura e con le uova, sono stati sequestrati.
Il prezioso carico di crostacei era destinato a finire in una ricca tavola per il cenone di Capodanno. Prelibatezze per benestanti. Invece le dieci aragoste e le due granseole, ritrovate e sequestrate dai militari della Guardia costiera, su disposizione del pm finiranno alla Caritas. Saranno la sorpresa per la tradizionale cena di fine anno che l'associazione ecclesiale organizza per i poveri della città.
L'OPERAZIONE I militari della Capitaneria di Cagliari, dal 15 al 30 dicembre, sono stati impegnati nell'operazione “Onda d'urto”. Sono stati effettuati numerosi controlli sulla filiera della pesca. Mercoledì un furgone di un'azienda ittica del Sulcis è stato fermato per una perquisizione. «C'era pesce di ogni tipo», ha sottolineato il comandante della Guardia costiera, Giuseppe Mastroianni, «con regolare bolla di accompagnamento. Ma in una sacca blu i nostri uomini hanno trovato aragoste e granseole che non potevano essere né pescate né commercializzate». I dodici crostacei, alcuni sotto misura e con le uova, sono stati sequestrati. La pesca delle aragoste, in questo periodo, è vietata. L'autista del furgone e il responsabile dell'azienda sono stati denunciati alla Procura.
PESCI CONGELATI Il bilancio dei controlli (226 in tutto, effettuati nei mercati cittadini, nelle pescherie e nella grande distribuzione) è stato di 33 verbali per illeciti amministrativi, 11 sequestri e cinque denunce penali. Le sanzioni hanno superato i 40 mila euro. «Lo scopo», hanno aggiunto Fioravanti e Martinez, «è prevenire eventuali frodi alimentari. In vista del pranzo di Natale e del cenone di Capodanno spesso si vende pesce scongelato spacciandolo per fresco». In un caso i militari hanno sorpreso una persona che scongelava pesci surgelati, acquistati poco prima, “lavandoli” nello stagno di Santa Gilla. Gli stessi pesci sarebbero stati poi venduti come freschi. «Un altro problema che abbiamo riscontrato», ha commentato Mastroianni, «è l'assenza, in molti punti vendita, delle informazioni sui prodotti ittici». “Distrazione” che si paga a caro prezzo, con sanzioni dai mille ai 1.600 euro. Nell'operazione sono state sequestrate anche reti sistemate in zone di mare protette e nasse abusive a Giorgino.
IL BILANCIO Tra gli interventi importanti dell'anno, Mastroianni ne ha ricordato uno avvenuto ad agosto: «Un barchino era affondato in acque africane. La segnalazione, partita dalla centrale di Cagliari, ha permesso di salvare ventitré uomini che erano finiti in mare. Uno purtroppo è morto». Nell'anno sono state soccorse 462 persone in mare, quindici gli annegati (spesso per malori). «Abbiamo fatto la nostra parte», ha ricordato il capitano di vascello, «e mi sembra che i numeri lo dimostrino». Notevole anche l'impegno nei controlli sulle navi. Su 154 ispezioni sono state riscontrate 71 irregolarità. Un'imbarcazione, una vera “carretta del mare” è stata bandita da tutti i Paesi comunitari che aderiscono al protocollo internazionale sulla sicurezza in mare.
CACIP Quanto ai terreni del Cacip (al centro di una battaglia tra enti nazionali ed enti locali), Mastroianni è stato chiaro: «Abbiamo agito in modo corretto. Abbiamo la coscienza tranquilla perché abbiamo fatto il nostro lavoro e lo abbiamo fatto bene applicando la legge».
MATTEO VERCELLI

31/12/2010