Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Tuvixeddu: bocciati i vincoli

Fonte: La Nuova Sardegna
5 agosto 2008

MARTEDÌ, 05 AGOSTO 2008

Pagina 7 - Sardegna

Confermato il rigetto del ricorso presentato dalla Regione al Consiglio di Stato

Nell’area archeologica si potrà riprendere a costruire


MAURO LISSIA

CAGLIARI. Ora c’è la conferma ufficiale: il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso della Regione contro la bocciatura da parte del Tar Sardegna dei vincoli per notevole interesse pubblico imposti dall’amministrazione Soru sui colli di Tuvixeddu e Tuvumannu. La sentenza - la numero 03893 - è stata depositata ieri negli uffici di Palazzo Spada ed è subito partita la caccia all’esito, peraltro noto fin dal 27 giugno scorso quando da Roma era filtrata la decisione assunta dalla sesta sezione: rigetto.
Come dire che i ricorsi della Regione contro le tre sentenze del Tar sono stati ritenuti ammissibili e che i giudici sono entrati nel merito. La sentenza del Consiglio di Stato è definitiva, la conseguenza è che i tre vincitori - Iniziative Coimpresa, Comune di Cagliari e impresa Cocco Raimondo Costruzioni - potranno riaprire i cantieri, ciascuno nella propria area di riferimento: Coimpresa attorno al sito archeologico, il Comune sulla superficie del parco rimasta fuori dal provvedimento di sequestro della Procura e la Cocco Costruzioni sul viale Sant’Avendrace. I giudici di Roma - il presidente è Barbagallo, relatore Buonvino, consiglieri Chieppa, Bellomo e Contessa - hanno disposto la compensazione delle spese di giudizio per i ricorsi di Coimpresa e Cocco Raimondo, mentre la Regione dovrà farsi carico delle spese che riguardano il ricorso del comune di Cagliari. Il testo della sentenza sarà disponibile questa mattina. Si sa soltanto che alla base della decisione c’è un dato formale, considerato insuperabile dal Tar Sardegna e adesso dai giudici amministrativi di secondo grado: era indispensabile una legge o un regolamento approvato dall’assemblea regionale per nominare la commissione del paesaggio destinata a proporre i vincoli. La Regione ha invece scelto di nominare i quattro membri esterni - da affiancare ai tre di diritto - con una rapida selezione di cui non sono stati indicati neppure i criteri. Su questo punto - per il Tar e per il Consiglio di Stato - è stato commesso un errore gravissimo, un pasticcio che ha reso superfluo l’esame di tutti gli altri aspetti della controversia amministrativa: nulla la commissione, nulli anche tutti gli atti conseguenti. Quindi anche la proposta dei vincoli legati al codice Urbani, quindi la delibera della giunta regionale che i vincoli li ha imposti a Coimpresa, al comune di Cagliari e all’impresa Cocco Raimondo costruzioni, controparti della Regione e autori dei ricorsi vincenti al Tar.
Per l’amministrazione Soru è una pesante sconfitta, così come lo è per lo Stato che con l’Avvocatura generale si era schierato al fianco della Regione sarda: l’avvocato Maurizio Borgo aveva denunciato con una memoria e con un intervento all’udienza di trattazione il ritrovamento di centinaia di tombe intatte in aree del colle punico, da considerarsi indifese dai vincoli. Ritrovamenti che - secondo la Regione e secondo lo Stato - avrebbero modificato radicalmente il quadro di riferimento e la situazione dell’area, al punto da rendere necessari i nuovi vincoli.