Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Porcelli nel mirino: «Troppi incarichi e gestioni opache»

Fonte: La Nuova Sardegna
29 novembre 2010

L’interrogazione di Depau e Zedda



«La scuola di musica? Organizza feste per le nozze d’oro»

CAGLIARI. Il consigliere comunale del centrodestra Maurizio Porcelli è un asso pigliatutto: nominato dal ministero dei beni culturali nell’organo amministrativo del teatro lirico è anche presidente della scuola civica di musica «diventata un centro di iniziative varie ed eventuali» che riceve ogni anno 478 mila euro da spendere persino «per l’organizzazione di nozze d’oro e corsi di lingue» insieme ai servizi sociali, con una gestione finanziaria talmente «opaca» che il bilancio è stato al centro di «rettifiche significative da parte del servizio finanziario comunale».
Porcelli - che fino a poche settimane fa rappresentava il Comune nel cda del Lirico - presiede la commissione cultura del consiglio comunale, danza tra le due ‘fabbriche’ di musica e appena qualche giorno fa si è messo in evidenza per aver strappato, gettato per terra e poi in un cassonetto una corona funebre che i sindacati del teatro lirico avevano esposto per rappresentare lo stato di salute della Fondazione.
Ora i consiglieri d’opposizione Ninni Depau e Massimo Zedda chiedono al sindaco in un’interrogazione urgente se le cariche appannaggio di Porcelli siano compatibili e opportune. Non solo: Depau e Zedda chiedono al sindaco - che è anche presidente della Fondazione del Lirico - se i finanziamenti destinati alla scuola civica di musica «non siano un inaccettabile spreco di risorse pubbliche, tanto più - è scritto ancora nell’interrogazione urgente - mentre si sottraggono risorse a un’istituzione come il teatro lirico, il cui rilancio dovrebbe essere una delle priorità assolute dell’amministrazione comunale».
I due consiglieri del centrosinistra si rivolgono infine al capo dell’esecutivo comunale per chiedergli che episodi come quello della corona funebre strappata non si ripetano perchè «rischiano di rendere ancora più tesi i rapporti tra l’amministrazione del teatro e i lavoratori, che meritano il massimo rispetto, tanto più quando lottano per il loro futuro e per quello del teatro lirico». (m.l)