Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Verifica sui conti economici: Floris commissaria il Lirico

Fonte: La Nuova Sardegna
25 novembre 2010

Pieni poteri a Oscar Serci mentre i sindacati disertano l’assemblea




CAGLIARI. Al Teatro Lirico si va verso una gestione commissariale: l’organo amministrativo ha affidato al consigliere Oscar Serci l’esame e la verifica dello stato economico e patrimoniale della Fondazione, con pieni poteri di acquisizione di bilanci, atti e documenti contabili. In sostanza Serci, che ha una riconosciuta esperienza di manager in strutture pubbliche, dovrà fornire al presidente Emilio Floris e ai consiglieri il quadro della crisi finanziaria in cui versa il Lirico. Ma al di là del piano industriale e del piano triennale che verrà elaborato in base ai risultati del lavoro di Serci è chiaro che la delega firmata al direttore generale del Cacip suona come un un segnale di sfiducia nei confronti dell’appena riconfermato sovrintendente Maurizio Pietrantonio e del direttore amministrativo Vincenzo Caldo: i due dirigenti saranno infatti tenuti a collaborare con Serci, ma per tutto il tempo necessario a concludere l’operazione di verifica dei conti perderanno inevitabilmente qualsiasi autonomia decisionale. Serci passerà al setaccio la contabilità degli ultimi sei-sette anni di esercizio finanziario, individuerà le criticità e indicherà eventuali rimedi. Un compito difficilissimo considerato che proprio ieri mattina, nel corso di un’assemblea generale coi dipendenti del teatro, Floris ha confermato l’esistenza di un debito patrimoniale di diciotto milioni di euro, ereditato dalla gestione Meli. Una voragine che Pietrantonio ha cercato di controllare con una gestione finanziaria attenta, ma comunque contestatissima dalle organizzazioni sindacali che hanno chiesto per mesi la sua testa e non hanno digerito la sua conferma al timone della Fondazione. All’assemblea convocata da Floris non hanno partecipato i sindacati, in aperta polemica con la decisione di aprire l’incontro a tutti i dipendenti. Che hanno accolto l’invito solo in parte: erano presenti un’ottantina di persone sulle oltre trecento a libro paga. Sul tavolo del sindaco - con lui erano Serci, Gualtiero Cualbu e Maurizio Porcelli, Felicetto Contu era assente per ragioni istituzionali - è comparso un volantino dove si fa riferimento a sprechi, incarichi di comodo, spese inutili accollandone in buona parte la responsabilità all’accoppiata Pietrantonio-Caldo, oggi più che mai sotto esame e da considerarsi probabilmente in odore di dimissioni.(m.l.)