Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Anziani, blitz in due comunità-alloggio

Fonte: L'Unione Sarda
22 novembre 2010

Verso la chiusura la struttura di via Libeccio: i Nas avrebbero trovato alcune irregolarità
Controlli nelle case del Quartiere del Sole e Monte Urpinu
La struttura di via Raffa Garzia non avrebbe ancora l'autorizzazione per assistere gli anziani.
In via Libeccio i Nas hanno bussato dopo la denuncia di una dipendente ma sapevano di andare a colpo sicuro: anche il Comune aveva fatto notare più di una volta - per iscritto - ai gestori della comunità alloggio che c'erano diverse irregolarità.
Gli infermieri non avevano le qualifiche adatte e l'assistenza - in particolare il vitto - non era di qualità. L'autorizzazione però c'era. Vecchia, ma c'era. In via Raffa Garzia non avevano invece nessuna licenza: la domanda in municipio è stata depositata, certo, ma da via Sonnino c'era stato solo un via libera provvisorio. E gli ispettori (in questo caso della Asl) avrebbero trovato anche qui alcune anomalie, nonostante il primo sopralluogo dei funzionari del Comune fosse andato a buon fine.
LE STRUTTURE Dunque: le due “comunità alloggio” per anziani probabilmente verranno chiuse. Quasi certamente la casa “Anni d'argento” di via Libeccio, al Quartiere del Sole, dove vivono sedici anziani. È stato il Comune, in una comunicazione all'azienda sanitaria, a chiedere un intervento di questo tipo.
IL TRASFERIMENTO È andata diversamente invece nella struttura di Monte Urpinu: l'associazione Horus, che gestiva fino a qualche settimana fa un alloggio simile in via Malpighi, si è trasferita da poco in via Raffa Garzia. I condomini del palazzo, che hanno notato il trasloco, hanno immediatamente segnalato tutto. E il condominio, ricorda la dirigente comunale dell'Area servizi al cittadino Ada Lai, «è fondamentale perché in questo caso l'autorizzazione è legata anche all'accettazione da parte dei vicini». In città ci sono 15 comunità alloggio (per anziani «totalmente o parzialmente autosufficienti»), altre quattro sono in via di autorizzazione: «Questo tipo di assistenza è il futuro: sono servizi sostitutivi della famiglia indispensabili, visto che il 25 per cento della popolazione è anziana. Quindi iniziative di questo tipo hanno tutto il nostro appoggio ma devono garantire una buona qualità».
L'ASSESSORE E di qualità parla anche l'assessore alle Politiche sociali Anselmo Piras: «Invece da quello che so anche quella di via Raffa Garzia non rispetta i parametri di legge, oltre a non avere l'autorizzazione condominiale. Si tratta di strutture importantissime, ma non ci si può improvvisare».
LE COMUNITÀ CAGLIARITANE A Cagliari le comunità offrono in tutto 333 posti. Circa sessanta pensionati vivono nella casa di riposo comunale “Vittorio Emanuele” di Terramaini. Altri sessanta al “Cristo Re” di via Sanjust. Il resto è una piccola galassia di appartamenti trasformati in alloggi per anziani: 8-12 persone al massimo, per una retta mensile che può andare dai 500 ai 3.000 euro. Poi ci sono le comunità «integrate», quelle per anziani «non autosufficienti». Sono quattro (con 135 posti letto) e prevedono standard e servizi diversi da quelli della semplice convivenza assistita. «Queste comunità rappresentano il futuro», dicono tutti. Perché negli ultimi decenni la vita si è allungata sensibilmente. Ma ad allungarsi è stata anche (e soprattutto) la vecchiaia.
MICHELE RUFFI

20/11/2010