Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Dazio al parcheggio, la città si divide

Fonte: L'Unione Sarda
18 novembre 2010

Il caso. Sempre più diffusa l'insofferenza per l'insistenza degli ambulanti senegalesi
I commercianti: «Il vero problema sono i tossicodipendenti»
Hanno il permesso per vendere ma in molti li accusano di essere troppo insistenti.
C'è chi li accusa di avergli rigato l'auto. Chi li assolve e chi pensa che siano troppo invadenti. Chi li apprezza, chi pensa che diano un servizio, chi li tollera e chi, per razzismo, non li sopporta. Insistenti, soprattutto con donne e anziani, molti senegalesi hanno scoperto un nuovo business: parcheggio e fazzoletto. Prezzi modici? Tutt'altro: troppo cari, per molti. «Se non compri o se non dai almeno un euro si arrabbiano». Loro si difendono: «Non è vero. Molti non ci vogliono».
GLI AUTOMOBILISTI Sono le 11,30, via San Giorgio, di fronte all'ospedale San Giovanni di Dio. Virginia Casula, 27enne cagliaritana, ha appena parcheggiato: «Ho acquistato ma non sono stati insistenti». Di tutt'altro avviso Anna Cossu e Marianna Deledda, rappresentanti di prodotti ospedalieri, che ogni giorno parcheggiano anche quattro o cinque volte nelle strisce blu. «Non è possibile pagare oltre la sosta anche il “dazio” per accendini e fazzoletti. È un salasso». È andata peggio a un commerciante cagliaritano che il 2 novembre si è recato al cimitero di S. Michele. Appena arrivato è stato avvicinato da un ambulante. Alla richiesta di acquistare qualcosa ha risposto che lo avrebbe fatto al suo rientro. Peccato che dopo l'ambulante non ci fosse più e due righe marcassero la fiancata dell'auto. Nessuna certezza, sospetti sì.
IPOTESI Un altro automobilista, che preferisce rimanere anonimo, lancia addirittura l'allarme racket: «Un senegalese arrivato da poco mi ha raccontato che ha dovuto pagare per “avere” dieci parcheggi in cui poter vendere». Una sorta di “pizzo” per poter avere una fetta di territorio su cui avere il monopolio. Un'ipotesi che finora non trova riscontri, tanto che Mario Delogu, comandante della Polizia municipale afferma: «È la prima volta che sento una cosa simile».
PREFETTURA Cha la diffusione dei “parcheggiatori” sia sentito come un problema da parte dei cagliaritani lo sa anche il prefetto Giovanni Balsamo. Ma dopo la “tolleranza zero” attuata per la festa di Sant'Efisio, la pressione è diminuita e gli ambulanti sono sempre al loro posto. «La materia è continuamente seguita», fanno sapere da Piazza Palazzo, «per le festività verranno pianificati altri interventi di polizia e carabinieri a supporto della polizia municipale».
SENEGALESI I protagonisti respingono ogni accusa: «Proponiamo solo la nostra merce», afferma Cherif Thiam, 33 anni, «ma ci sono alcune persone che inventano queste storie perché non ci vogliono. Vendiamo per strada ma abbiamo le licenze per farlo». Thiam mostra subito l'autorizzazione e ricorda come gli ambulanti «paghino l'Inps e le tasse alla Camera di commercio». Anche Delogu conferma che «hanno il permesso provinciale di vendita».
I COMMERCIANTI I commercianti denunciano l'altro problema storico. «Quello che non va bene», affermano Paolo Corda e Giorgia Ferro, gestori di un negozio nel Largo Carlo Felice, «è la vendita di articoli contraffatti». Gli ambulanti con griffe “taroccate” sistemano la loro merce di sera, quando le strade sono maggiormente affollate. «È quando scappano per i controlli», ricorda Ferro, «che creano più fastidio tra le persone». Il danno maggiore è «durante le feste come Sant'Efisio e quando arrivano i croceristi». È in quei giorni che la concorrenza sleale si fa sentire.
DROGATI Nicoletta Corrias, che ha un negozio vicino a quello di Corda, fa presente un'altra questione. «Nell'ultimo periodo ci sono molti tossicodipendenti, vagabondi e ubriachi che gridano, litigano e spaventano le persone a passeggio e noi commercianti». Per questo chiede «maggiori controlli». Un problema che crea maggiore allarme sociale rispetto a chi, magari con insistenza, vuole solo vendere un accendino.
MARIO GOTTARDI

18/11/2010