Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Condominio “sequestrato” da cinque anni

Fonte: L'Unione Sarda
17 novembre 2010

Condominio “sequestrato” da cinque anni

Denunciano di essere ostaggio del cantiere per la strada Cadello-San Paolo, da cinque anni dimenticati e isolati dal resto della città. Con le vie di accesso ostruite da sterpaglie e rifiuti, monumento a un’incuria che è soprattutto legata ai blocchi tuttora imposti alla realizzazione delle opere, previste dall’accordo di programma pubblico-privato per riqualificare i colli di Tuvixeddu e Tuvumannu.

IL CONDOMINIO. Si tratta delle cinquanta famiglie che fanno capo all’amministrazione del supercondominio “Colle delle Palme” di via Bacchelli, anche se il problema riguarda anche i palazzi della vicina via Castelli. A raccontare del dramma che da cinque anni quei residenti si trovano a vivere tutti i giorni è Luca Sanna, amministratore del condominio e della società Sama: «Abbiamo anche di recente segnalato al Comune che da anni la situazione è ormai invivibile - racconta - sono innumerevoli le volte nelle quali abbiamo chiesto di rendere praticabile e sicura la strada che, dalla via Castelli, consente l’accesso in via Bacchelli». Oggi quell’asse di collegamento è in pessimo stato per via delle buche formatesi in occasione delle forti piogge ed è utilizzabile solo a senso unico, soprattutto a causa delle auto che regolarmente vi sostano.

L’AMMINISTRATORE. «A questo proposito, per eliminare il disagio, abbiamo più volte chiesto l’istituzione del divieto di sosta e l’adozione dei provvedimenti idonei a farlo rispettare - aggiunge Sanna - chiediamo anche di intervenire per la manutenzione delle aree adibite a cantiere, ormai abbandonate da anni». A causa delle sterpaglie, dei materiali là abbandonati e nel completo abbandono, è praticamente impossibile la visuale degli incroci stradali, con conseguente grave rischio per la circolazione. «Non si contano anche gli infortuni che sono occorsi alle persone che percorrono a piedi quel tratto di strada», racconta Angelo, uno dei residenti, mostrando parti di recinzione divelte, ferri senza protezione, lamiere mal posizionate e buche di vario genere.

 LA DENUNCIA Gli abitanti da mesi segnalano il pericolo causato dalla chiusura del cantiere

LA LETTERA. L’ultimo allarme è recentissimo, datato 12 novembre, ed è stato indirizzato all’ufficio comunale “Ambiente e igiene del suolo”: «A scanso di gravi responsabilità la presente per sollecitare il Vostro intervento finalizzato alla pulizia delle aree adibite a cantiere site sulle aree tra la via is Maglias, via Castelli e via Bacchelli, ormai abbandonate da anni - ha scritto l’amministratore del condominio Luca Sanna - a causa delle sterpaglie, dei materiali in esse contenuti e del completo abbandono rendono precaria la situazione igienica. I condomini hanno peraltro segnalato più volte la presenza di zecche nel periodo estivo e la costante presenza di grossi ratti. Si chiede infine, trattandosi di un servizio reso da un’amministrazione pubblica di volermi comunicare formalmente per iscritto le determinazioni assunte in merito alla presente comunicazione e il nominativo del responsabile di tale procedimento». Speranze Condominio “sequestrato” da cinque anni di ricevere risposte? «Poche, visto che il Comune continua a dirci di avere le mani legate: finché non verrà riaperto il cantiere sarà difficile rivivere una situazione normale». (a. mur.)