Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il papa-tour comincia a Sant’Avendrace

Fonte: La Nuova Sardegna
4 agosto 2008

LUNEDÌ, 04 AGOSTO 2008

Pagina 19 - Cronaca

Tappe e organizzazione della visita di Benedetto XVI il 7 settembre
CAGLIARI.“Tutti a Cagliari” è la parola d’ordine che i vescovi ripetono per mobilitare parrocchie, associazioni, confraternite e singoli fedeli. Il 7 settembre arriva il Papa e davanti alla basilica di Bonaria la Chiesa sarda dovrà essere rappresentata: si spera nel tutto esaurito, come per Paolo VI e per Giovanni Paolo II. Toccherà a quasi 600 volontari, alcuni dei quali provenienti perfino da Milano, filtrare i fedeli, tutti muniti di pass con evidenziato diocesi di provenienza e identificativo del settore in cui è stata divisa la platea pontificia, che si estenderà da via Bottego all’Istituto nautico, dalla scalinata fino alla pineta di viale Colombo, da via Ancona al parcheggio Cis, dove saranno allestiti alcuni maxischermi.
Con la pettorina “servizio d’ordine” - perfettamente integrati tra i volontari - anche alcuni poveri, frequentatori per necessità del centro “Giovanni Paolo II”, pronti a rendersi utili perché tutto fili liscio in presenza del Papa.
Nessun presule, ovviamente, mancherà sull’altare della scalinata di Bonaria da dove il Papa celebrerà, alle 10,30, la messa. Ci saranno tutti i 10 vescovi residenziali e i sei emeriti (Ottorino Alberti, Giovanni Melis, Antonio Vacca, Antonino Orrù, Tarcisio Pillolla e Piergiuliano Tiddia). Non mancheranno i nunzi apostolici d’origine sarda e monsignor Luigi de Magistris a lungo pro penitenziere maggiore della Chiesa e amico personale di Benedetto XVI col quale ha collaborato negli anni in cui il cardinale Joseph Ratzinger presiedeva la Congregazione per la Dottrina della Fede. Gli stessi vescovi saranno commensali del Papa nel seminario regionale sardo. Nel 1985 Giovanni Paolo II il 19 e 20 ottobre fu, invece, ospite di monsignor Giovanni Canestri, a cena e a pranzo nell’episcopio di piazza Palazzo. Paolo VI il 24 aprile 1970 pranzò in privato nel convento dei padri mercedari, a Bonaria. Unico invitato l’allora arcivescovo di Cagliari, cardinale Sebastiano Baggio: un pasto veloce e tranquillo per consentire un breve riposo pomeridiano al papa prima di una serie di incontri: con gli ammalati alla fiera, con il laicato cattolico, la visita al quartiere di sant’Elia e con i sacerdoti nel seminario di via Cogoni.
A confronto con quella dei suoi due predecessori, la visita di Benedetto XVI sarà molto meno faticosa. Papa Ratzinger leggerà in pratica solo quattro discorsi: l’omelia alla Messa in piazza dei Centomila, l’Angelus, il discorso ai sacerdoti in cattedrale e ai giovani nel largo Carlo Felice. Papa Montini ne aveva pronunciati 7, ma soprattutto si era reso disponibile, in quasi dieci ore cagliaritane, ad incontrare diverse categorie di fedeli. Per non dire di Karol Wojtyla che nella sua tre giorni sarda ha letto diciassette discorsi, concedendo diversi fuori programma. Unità di misura per ritmi pontifici tanto diversi l’età dei papi: Benedetto XVI viaggia verso 82 primavere, Paolo VI di anni ne aveva 73, Giovanni Paolo II 65.
Papa Ratzinger, anche se non incontrerà direttamente diverse categorie di persone, in questi casi sempre le più sofferenti, cercherà di farsi vedere da tutti. Dopo l’arrivo all’aeroporto militare di Elmas - dove sarà accolto, dal presidente della Regione, dall’arcivescovo Giuseppe Mani, dall’ausiliare Mosè Marcia, dai sindaci di Cagliari, Emilio Floris, e di Elmas Walter Piscedda - il Papa attraverso viale Elmas e viale Sant’Avendrace, giungerà in via Roma. Qui il corteo si fermerà per far salire Benedetto XVI sulla papamobile con cui passerà tra i fedeli, in piazza dei Centomila. Nel pomeriggio alle 16,30 e verso le 18 il Papa passerà davanti al carcere di Buoncammino e all’ospedale civile. Tra i gadget col logo ufficiale “Il Papa in Sardegna” un kit (costo 6) comprendente una medaglia ricordo in ceramica, un foulard e un cappellino.
Mario Girau