Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tassa sulle insegne, l'aiuto del Comune

Fonte: L'Unione Sarda
10 novembre 2010

Ora gli uffici dovranno studiare una procedura per attuare la mozione approvata ieri
Il Consiglio vota la richiesta di sospensione della riscossione
Con 23 voti favorevoli il Consiglio approva la sospensione della riscossione della tassa sulle insegne.
A Cagliari ci sono alcuni negozi aperti alla fine del 2009. E anche se l'inaugurazione è avvenuta a dicembre, dovrebbero pagare l'imposta sulla pubblicità per l'intero anno. Poi ci sono le mega cartelle da 23 mila euro, arrivate ad attività commerciali che magari fino a due anni fa pagavano pochi spiccioli. Un'insieme di contraddizioni alla base della mozione approvata - con 23 voti favorevoli - dal Consiglio per «accogliere in via cautelativa le richieste di sospensione del pagamento delle tasse» degli ultimi due anni. Tutto risolto? No. Quello varato ieri è un documento di indirizzo politico che però si dovrà tradurre in atto amministrativo, cosa non immediata. Non è un caso che quasi tutti gli interventi in aula abbiano sottolineato questo.
I TAVOLI Oltre all'impegno sulla sospensione, la mozione ha chiesto la costituzione di un «tavolo tecnico che stabilisca i criteri da utilizzare» e una «campagna informativa nella quale venga spiegata ai commercianti la disciplina relativa». Il parere comune infatti è che nel campo delle imposte sulle insegne, i regolamenti siano «confusi e mal applicati». L'assessore al Bilancio Antonello Melis ha anche ricordato che «la volontà dell'amministrazione è di andare incontro alle richieste dei negozianti. Ma dobbiamo ricordarci che siamo un ente pubblico e dobbiamo rispettare le regole». A preoccupare sono quei 3,26 milioni di euro che il Comune ha inserito nel bilancio di previsione 2010 - per ora l'Aipa avrebbe raccolto solo 300 mila euro - senza i quali si dovrebbero rivedere diversi assetti economici. Sulla mozione presentata dai consiglieri della Commissione attività produttive (a settembre venne presentata da Marisa Depau un'interrogazione sull'argomento, mai discussa), si è trovato un accordo quasi unanime, anche se non sono mancate le perplessità. Il capogruppo di Forza Italia Ugo Storelli ha sottolineato come «non si possa obbligare il dirigente» ad autorizzare la sospensione, e come sia importante che «la procedura non crei ripercussioni sul Patto di stabilità». Qui sono nati i problemi di calcolo delle imposte contestate dai negozianti, che ieri hanno assistito alla seduta di Consiglio. L'approvazione della mozione, per Lino Bistrussu (Riformatori), è stata «un segnale forte a una categoria che è trainante per la città». Il direttore di Confcommercio Giuseppe Scura propone una soluzione tecnica: «Dilatare il tempo entro il quale l'avviso bonario diventa un accertamento. Si potrebbe passare da 60 a 120 giorni».
LEGGE 162 Prima il consigliere del Pd Marco Espa aveva discusso un'interrogazione legata al taglio delle risorse destinata alle persone «in situazione di grave handicap» garantite alla legge 162 del 1998. «Cagliari riceverà tre milioni in meno rispetto agli 8,5 milioni di euro dell'anno scorso e secondo un nostro studio, il 90 per cento dei progetti avrà una riduzione del punteggio e conseguentemente del budget». L'assessore alle Politiche sociali Anselmo Piras ha invitato alla calma perché «le proiezioni non sono affidabili e comunque non tengono conto dei servizi aggiuntivi», garantiti dal Comune. Piras si è impegnato a «vigilare» sulla distribuzione delle risorse. «Ma non credo che cambierà nulla rispetto al passato».
MICHELE RUFFI

10/11/2010