Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Politiche sociali, l'allarme del Comune

Fonte: L'Unione Sarda
9 novembre 2010

Il bilancio dell'attività svolta dall'amministrazione Floris per i “Servizi alla famiglia”
«Abbiamo fatto tanto ma ora saranno tagliati 5 milioni»

E c'è anche la polemica di Marco Espa. «Anche la Regione alla città di Cagliari 3 milioni che erano destinati ai disabili gravi».
È in una posizione difficile Anselmo Piras, assessore alle Politiche sociali del Comune di Cagliari. Fa parte di una giunta di centrodestra alla quale il governo nazionale, di centrodestra, ha tolto risorse (per colpa della crisi finanziaria). Forse vorrebbe urlare il proprio disappunto, le preoccupazioni: si limita a enunciare quello che di buono ha fatto l'esecutivo per il sociale (nella speranza di continuare su quella strada). Sta tutta qui la conferenza stampa organizzata ieri nell'aula consiliare del Municipio dall'emblematico titolo “I servizi alla famiglia nel rispetto della persona”.
LA CONFERENZA Organizzata in concomitanza con la conferenza nazionale della famiglia, in corso di svolgimento a Milano, la manifestazione di ieri è servita per fare il punto su quello che è stato fatto a Cagliari. Tutti gli interlocutori, dal sindaco Emilio Floris al vice prefetto Bruno Corda, passando per Giovanni Fiorilla, vice comandante del reparto provinciale dei carabinieri, hanno messo l'accento sull'importanza e sul ruolo della famiglia nel contesto sociale.
I DATI A prendere il microfono è stata anche la dirigente comunale Ada Lai che ha snocciolato una serie di numeri. A cominciare proprio da quelli relativi alle famiglie. «Formate», ha detto, «in media da 2,5 persone. Questo significa che ci sono famiglie formate da un unico elemento». Sono proprio i numeri ad affermare che le politiche sociali sono fondamentali: a Cagliari gli ultrasessantenni superano il 20 per cento della popolazione mentre gli under 14 sono il 15 per cento. E, dal 2003, c'è stato un aumento del 122 per cento del numero degli extracomunitari. Non bastano queste cifre? Altri dicono che l'11 per cento delle famiglie vive in condizioni di povertà, il 14 in una situazione di precarietà e il 28 non è in grado di sostenere una spesa straordinaria di 600 euro.
L'ASSESSORE Persone che, attraverso una serie di iniziative, il Comune cerca di assistere. «Con un bilancio di 39 milioni di euro l'anno», dice con soddisfazione Piras. Peccato che la Finanziaria taglierà 5 milioni di euro. E l'assessore è preoccupato anche per l'eventuale cancellazione della legge 285, quella che serve per finanziare iniziative destinate ai più giovani. «A noi», spiega, «ha permesso di attivare le sezioni primavera». Quelle, per intendersi, che fanno da cuscinetto tra l'asilo nido e la scuola materna.
LA POLEMICA Ma i tagli non arrivano solo dal governo nazionale. Marco Espa, consigliere regionale del Partito democratico, denuncia anche la forbice sui fondi alla 192 (la legge destinata ai disabili gravi) da parte della Regione. «Cagliari», scrive in una nota, «riceverà per i suoi cittadini con disabilità grave e gravissima (l'anno scorso 2098) almeno 3 milioni di euro in meno rispetto ai circa 8,5 milioni ricevuti l'anno scorso». E ieri, nella seduta del Consiglio comunale, Espa ha anche presentato un'interrogazione urgente.
MARCELLO COCCO

09/11/2010