Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ascensori, il Comune blocca il progetto

Fonte: L'Unione Sarda
8 novembre 2010

Ospedale Civile. Regione e Soprintendenza firmano l'ok. No dell'Edilizia privata
L'Urbanistica: deve essere uniformato al piano del 2004
Il progetto non sarebbe conforme con quello approvato dalla Commissione edilizia, firmato dall'assessore Campus.
Per la realizzazione dei nuovi ascensori del San Giovanni di Dio mancava solo l'ok del Comune. Regione e Soprintendenza avevano già concesso il nulla osta che avrebbe permesso a salme, rifiuti, cibo, barelle e visitatori di non viaggiare negli unici due montacarichi attualmente a disposizione. Ma, come è già successo per l'ex ospedale Marino, il servizio comunale Edilizia privata ha ritenuto «l'intervento non ammissibile». Anomala la motivazione che ha portato al «parere negativo» del dirigente Paolo Zoccheddu: il progetto presentato dall'Azienda mista non sarebbe conforme con quello approvato dalla Commissione edilizia il 12/10/2004, firmato da Giovanni Maria Campus e Mario Pilleri. In quella data il primo era appena stato nominato assessore comunale all'Urbanistica, il secondo era (ed è) componente della Commissione edilizia. Non è tutto, quello stesso progetto, costato alle tasche della Asl 8 (allora il Civile era governato dall'Azienda sanitaria) 828.460 euro (Iva compresa) non ha mai trovato applicazione: il relativo finanziamento da 7 milioni e 230 mila euro è caduto in perenzione . Tradotto, le procedure di assegnazione della sovvenzione sono state troppo lunghe e il procedimento è in sostanza decaduto. Non però il debito - saldato 3 mesi fa - nei confronti dei tre progettisti (l'altro professionista è Enrico Montaldo).
GLI ASCENSORI Eppure il commissario dell'Azienda mista Ennio Filigheddu, a marzo di quest'anno con i permessi di Regione e Soprintendenza in mano, commentava soddisfatto le novità per il vecchio ospedale cagliaritano. «L'intervento principale riguarderà l'installazione, nel cortile interno, tra il pronto soccorso e l'ex reparto di Neurologia, di due ascensori monta lettighe. Il progetto è stato completamente elaborato dai nostri tecnici - aggiunge il commissario - e prevede la completa sistemazione della pavimentazione interna del corpo principale del presidio, avendo cura di salvaguardare tutte le caratteristiche di pregio». Il costo? «Due milioni e 300 mila euro». Filigheddu si era sbilanciato, troppo, anche sui tempi. «Tra quattro mesi inizieranno i lavori che dovranno essere terminati entro 180 giorni dalla data di aggiudicazione. Nel 2011 le opere saranno concluse». Ma non aveva fatto i conti con lo studio di Campus e Pilleri.
IL NO COMUNALE Il 2 novembre il fax del San Giovanni di Dio riceve la nota (protocollo 230686) spedita dal Comune. In un incontro del 13 ottobre 2010 la Commissione edilizia, esprimendo parere negativo all'adeguamento funzionale dell'ospedale, chiede «se debba considerarsi superato il progetto generale oggetto di esame e di approvazione nella seduta del 12/10/2004 (quello firmato da Campus e Pilleri) ». Lo stesso giorno, gli stessi fax stampano un'altra lettera (230675) su carta intestata del Comune che fa riferimento a una seduta della Commissione edilizia del 26/10/2010. «Si riprende in esame il progetto al fine di integrare e in parte rettificare quanto espresso nella precedente seduta». Ora è conforme, ma «lo stesso deve essere inquadrato in uno generale preventivamente approvato».
L'ASSESSORE «Ho consegnato il progetto prima di diventare assessore», dice Campus. «Da quando ricopro la carica ho chiesto di non essere coinvolto nella procedura». E Pilleri? «Chi è progettista non partecipa alle sedute che lo riguardano della Commissione edilizia», afferma Zoccheddu.
ANDREA ARTIZZU

06/11/2010