Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Al Comunale il Beethoven «eroico» di Matthieu Mantanus

Fonte: La Nuova Sardegna
8 novembre 2010




Il «Concerto opera 15» nel secondo appuntamento della stagione sinfonica del Lirico di Cagliari



Interpretazione fresca ed energica, vivida nei colori orchestrali

GABRIELE BALLOI

CAGLIARI. «Beethoven ha scritto una gran parte della sua produzione musicale prima dei trent’anni, era un giovane che parlava, anche e soprattutto, a dei giovani. È quasi paradossale quindi che oggi venga spesso considerato solamente da persone più anziane». Ad affermarlo è guarda caso un giovane, pianista e direttore d’orchestra, Matthieu Mantanus.
C’era lui sul podio del Comunale, venerdì e sabato, a dirigere orchestra e coro per il secondo appuntamento della Stagione del Lirico. In cartellone, oltre alla «Sinfonia n.2 in si bemolle maggiore “Lobgesang”, op.52» di Felix Mendelssohn, c’era, manco a dirlo, proprio Beethoven in apertura di programma: il «Concerto n.1 in do maggiore per pianoforte e orchestra, op.15» con Sandro De Palma nel ruolo di solista. In più occasioni Mantanus ha ribadito come Beethoven rimanga un autore estremamente attuale. Eroismo e giovinezza divengono frequentemente parole chiave, emblema non solo dello stesso “Concerto op.15” ma anche del talentuoso ed emergente artista, che difatti alla domanda “Qual è il tuo sogno?” in un’intervista rispondeva ironicamente “Diventare un eroe”. Intanto un suo, di “eroe”, pare essere Lorin Maazel, del quale diverrà presto direttore associato per il Festival di Castleton 2011. E di Maazel, in effetti, ha forse un certo piglio interpretativo.
Mantanus è fedele all’idea di svecchiamento: è un Beethoven fresco ed energico, vivido nei colori orchestrali così spesso pieni, caldi, intensi; buona è poi la dialettica fra pianoforte e compagine strumentale, perfino ottima nel carattere brioso del Rondò finale, con tutte le evoluzioni del suo ritmo anapestico.
Anche l’esecuzione della «Seconda sinfonia» di Mendelssohn è pervasa da indole affine: pulizia, puntiglio nel coordinare le varie parti orchestrali, apprezzabile la prova del coro preparato da Fulvio Fogliazza, bravi i solisti Malin Hartelius (soprano), Laura Polverelli (mezzosoprano) e Christian Voigt (tenore) una tinta generale sempre accesa, squisiti accorgimenti sui dettagli della dinamica, tutte cose che fanno la differenza.