Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Massidda: «Potrei non candidarmi»

Fonte: L'Unione Sarda
8 novembre 2010

Centrodestra. I movimenti nel Pdl a cinque mesi dalle elezioni del nuovo sindaco
Sulla corsa per le comunali La Spisa è cauto: «Valuterò»
Piergiorgio Massidda spiega: «Potrei non candidarmi, nell'interesse della gente, se ci fosse un programma preciso».
Il Massidda che non ti aspetti viene fuori quando la telefonata sta per finire: «Sa cosa le dico? Una volta ottenute le primarie, che ho chiesto per tutta l'Isola, potrei anche decidere di non candidarmi». In che senso? «Io la poltrona ce l'ho, non sgomito per fare il sindaco di Cagliari. Anche se la gente me lo chiede con insistenza. Ma se ci fosse un programma preciso e qualcuno mi dicesse: è meglio che si candidi un altro per questo e quest'altro motivo, nell'interesse della città farei un passo indietro».
IL PASSAGGIO Piergiorgio Massidda, senatore, cinquantaquattro anni, è stato uno dei primi a chiedere le selezioni interne al centrodestra per scegliere il candidato sindaco. Ora, a cinque mesi esatti dalle elezioni, molti danno per certo il suo passaggio tra i finiani di Futuro e libertà. Lui spiega chiaramente che non c'è stato nessun cambio di maglia. Almeno per il momento: «La possibilità c'è, e io sto valutando. Ma qualcuno sta cercando di forzare, mettendo in giro queste voci. Perché è più comodo se andassi fuori dal partito. Andare con Fli sarebbe un tradimento? Neanche per idea: quello di Fini è un Pdl “due”, non disattenderei il mandato dei miei elettori. In realtà dicono che sono passato con loro perché ho già annunciato che voterò contro la fiducia quando si tratterà di occuparci dei fondi Fas per gli anziani. C'è un emendamento che penalizza la Sardegna a favore del nord e non posso andare contro la mia gente».
E sulle comunali il senatore avverte: «Potrebbero starmi bene tutti i nomi che ho sentito: La Spisa, Farris, Fantola, Lai. Non ho nessuna preclusione. Però non deve essere una scelta fatta nelle segrete stanze. Se si decide che è meglio uno di loro, e si motiva la scelta, non vedo perché dovrei candidarmi. È un'ovvietà. E io mi sto battendo per questo, perché nella politica non ci sono più cose ovvie».
LA SPISA Nel frattempo le primarie, sulla sponda del centrodestra, incassano un altro sì: «Potrebbe essere un gran passo in avanti. Quando nacque il Pdl, Berlusconi disse che sarebbe stata la base a scegliere i candidati», ha ricordato ieri l'assessore regionale alla Programmazione Giorgio La Spisa, durante la conferenza stampa di presentazione della scuola di formazione politica “Impariamo da uno sguardo”. Il progetto dell'associazione “Via libera” è l'occasione per parlare - insieme all'economista Paolo Savona e al direttore del Centro regionale di programmazione Gianluca Cadeddu - delle prossime comunali: «Comunque penso e spero che le primarie non riguardino solo Cagliari». E sul suo possibile impegno come candidato sindaco La Spisa risponde: «Non dico né sì né no. Mi pare sia abbastanza chiaro».
MICHELE RUFFI

07/11/2010