Poetto. Conferenza di servizi sul recupero del rudere sulla spiaggia

Modifiche alla vasca per idroterapia e ai parcheggi. Ieri mattina, nella sede dell'assessorato regionale agli Enti locali, la Conferenza di servizi che sta esaminando la pratica relativa alla trasformazione dell'ex ospedale Marino ha acquisito i pareri dell'ufficio Tutela del paesaggio. L'ente regionale ha indicato alcune varianti per il progetto di recupero dell'edificio razionalista realizzato da Badas e ora ridotto a rudere.
La prossima riunione è prevista per mercoledì 17 novembre. Sarà l'ultima, poi i faldoni verranno ripresentati all'assessorato comunale all'Ambiente e urbanistica, l'unico dei 18 enti coinvolti nell'iniziativa, ad aver dato parere negativo. Un no - come purtroppo sta accadendo con frequenza sospetta - ritenuto inspiegabile e ingiustificabile anche dal sindaco Emilio Floris. «Il parere negativo del tecnico dell'assessorato all'Urbanistica è solo una risposta della burocrazia, non conforme a quella politica», aveva detto Floris al nostro giornale. Perché il progetto di recupero del rudere per trasformarlo in un centro di riabilitazione è stato bocciato, come lo spiega ai cagliaritani e ai turisti? «Purtroppo è difficile. Va detto - aggiunge il sindaco - che il Puc deve essere comunque rispettato».
Cos'ha di sbagliato il progetto per la realizzazione di un polo turistico sanitario destinato alla riabilitazione di ricchi pensionati nordeuropei e sportivi? «Dalle foto non mi sembra così invasivo». Quale può essere la scappatoia? «Tentare un accordo di programma per superare lo scoglio del Puc. Faremo di tutto per non perdere un'occasione di sviluppo così importante». Alle parole, poi, seguiranno i fatti? (a. a.)

04/11/2010