Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«La Giunta spieghi che cosa farà per il Teatro lirico»

Fonte: L'Unione Sarda
4 novembre 2010

la crisi Interrogazione del Pd 



«Il sindaco riferisca in aula le proposte per il rilancio del teatro lirico».
Alla vigilia della scadenza dei 45 giorni di proroga dei vertici del teatro e nel pieno di una crisi senza precedenti, il gruppo consiliare del Pd chiede a Emilio Floris, in qualità di presidente della Fondazione, di chiarire che cosa vuol fare per risollevare le sorti «della più grande industria culturale dell'Isola alla quale il Comune contribuisce annualmente con un importo di 2,5 milioni di euro».
LE CRITICHE Ninni Depau, Tore Corona, Claudio Cugusi, Marco Espa, Giuseppe Macciotta, Andrea Scano e GianMario Selis rimarcano che «è nota la storica passione dei cagliaritani per la lirica, visto che gli abbonamenti sono circa 10.000, mentre le presenze complessive di paganti superano le 130.000 annue», ma rilevano che «la Fondazione vive in una difficilissima situazione a causa dei tagli alla cultura attuati dal governo ma soprattutto di una gestione del tutto inadeguata che ha causato», sostengono, «l'aumento della conflittualità con i sindacati e con il personale dovuti all'assenza di una politica di marketing, alla mancata programmazioni, alla riduzione dei pezzi di produzione, alla perdita di numerosi finanziamenti europei, alle esternalizzazioni di attività come la biglietteria e ai ritardati pagamenti delle retribuzioni».
Depau, Corona, Cugusi, Espa, Macciotta, Scano e Selis evidenziano inoltre che «il consiglio di amministrazione del teatro è scaduto da tempo e la mancata programmazione dell'attività per il 2011 - quando tutti i teatri hanno già predisposto i loro cartelloni - rappresenta un fatto gravissimo per il teatro che rischia di mettere in discussione il suo futuro».
LE RICHIESTE Da qui le richieste al sindaco: che iniziative intende assumere per valorizzare il ruolo del teatro come una delle eccellenze della città abbandonando un approccio di modesto spessore; che cosa intende fare perché - anche con il coinvolgimento di capitali privati - le potenzialità di sviluppo economico e culturale del teatro siano valorizzate al massimo, attraverso l'avvio di appropriati circuiti turistici, culturali, ambientali».
A Emilio Floris chiedono anche «che cosa vuol fare perché si ricrei un clima di confronto e di collaborazione con il personale evitando i rischi di licenziamento e le esternalizzazioni senza regole e che cosa farà per sollecitare la nomina del nuovo consiglio di amministrazione e del sovrintendente, da scegliere possibilmente attraverso un bando che oltre al curriculum preveda un progetto di rilancio del teatro». Chiedono infine «se non ritenga che i finanziamenti alla scuola civica di musica siano un inaccettabile spreco di risorse».

04/11/2010