Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

A Elmas per ora nessun allarme: tutto come prima

Fonte: L'Unione Sarda
4 novembre 2010

Cagliari. Sicurezza

«In Italia saranno intensificati i controlli negli aeroporti»: così ha spiegato il ministro dell'Interno Roberto Maroni dopo il ritrovamento, in un aereo cargo Tnt partito da Atene e diretto a Roma via Parigi, di un plico indirizzato al premier Silvio Berlusconi che ha preso fuoco quando un artificiere ha tentato di aprirlo. È la procedura standard: quando si verificano casi del genere, principalmente negli scali di maggiore importanza e più trafficati, aumenta l'allarme e cresce il livello di attenzione. Questa volta però non sarà così. Non a Cagliari-Elmas, dove le procedure di controllo - almeno per ora - non muteranno di una virgola.
La società che si occupa dei controlli di sicurezza, la Sogaer Security (costola dell'azienda madre, la Sogaer, che gestisce lo scalo nella sua interezza), fino a ieri sera non aveva ricevuto alcun input: nessuno aveva sollecitato una maggiore attenzione, che di per sé è già abbastanza alta, nessuno ha imposto un infoltimento degli organici nei diversi turni lavorativi per stringere ulteriormente le maglie. C'è un motivo: la quantità di merci che transita per l'aeroporto cagliaritano non è particolarmente elevata, e comunque viene stoccata in un ufficio, sulla sinistra dello scalo vicino agli elicotteristi, dove apparati di controllo verificano il contenuto dei colli. Un compito dunque che in questo caso non spetta agli uomini della sicurezza. Accade la stessa cosa per i plichi postali: l'edificio delle Poste, che si trova sulla destra rispetto all'aerostazione, ha il suo sistema di controllo e lettere e raccomandante generalmente non passano per la Security.
Questa è la situazione, al momento. Potrebbe cambiare sulla base di eventuali futuri accadimenti che impongano l'aumento del livello di allarme anche per i voli passeggeri interni, ma difficilmente (almeno questa è la speranza) potrà mai ripetersi quanto avvenuto l'undici settembre 2001. Quando i terroristi buttarono giù le Torri Gemelle a New York, la paura che episodi simili potessero capitare anche in Italia spinse Governo, enti preposti e Sogaer a incrementare la sensibilità dei metal detector (suonavano al passaggio di un piccolo braccialetto) e a vietare il trasporto a bordo anche di un semplice tagliaunghie. (an. m.)

04/11/2010