Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Screening sul caro fontane

Fonte: La Nuova Sardegna
2 novembre 2010

SABATO, 30 OTTOBRE 2010

Pagina 2 - Cagliari

Controllo sugli impianti cittadini dopo la scoperta di getti d’acqua senza ricircolo


La vasca al «Cavalluccio»: duemila euro al mese di bolletta




PABLO SOLE
CAGLIARI. L’incredibile caso di spreco di soldi pubblici relativo alla fontana del Cavalluccio Marino, priva di impianto di ricircolo dell’acqua e dunque alimentata 24 ore su 24 dalla condotta idrica, potrebbe non essere l’unico. Entro un mese gli uffici comunali comunicheranno all’assessore comunale alla Pianificazione Gianni Giagoni i risultati di uno screening in tutta la città.
Il caso più eclatante, segnalato dalla Nuova pochi giorni orsono, dimostra l’inefficienza della macchina amministrativa e lo scarso controllo della parte politica sulla buona gestione del Comune. Come definire altrimenti l’assenza, negli ultimi anni, di qualsivoglia accertamento sull’entità dei denari che prendeva il volo dalle casse di via Roma per il pagamento delle bollette dell’acqua? Nel caso del Cavalluccio, si parla di ben duemila euro al mese, vale a dire ventiquattromila euro l’anno, col rubinetto aperto 365 giorni l’anno. E non si parla di uno spreco andato avanti per qualche mese, visto che per anni il Comune ha versato alle casse del gestore idrico migliaia di euro senza intervenire alla radice: realizzare un impianto di ricircolo dell’acqua. Il caso ha del paradossale, visto che il direttore generale del Comune, Pietro Cadau, è pure presidente di Abbanoa. Che ogni anno spende migliaia di euro - pubblici - in campagne di sensibilizzazione verso un uso più consapevole delle risorse idriche. Non pare questo il caso del Cavalluccio. «Per il momento - ha affermato l’assessore alla Pianificazione Gianni Giagoni - ho dato disposizione al dirigente del settore tecnologico di chiudere i rubinetti, almeno fino a quando la situazione non sarà risolta». Il classico caso della stalla chiusa dopo che i buoi sono scappati. Anche perché l’esponente della giunta Floris è responsabile del settore idrico da un anno e, nel frattempo, niente è stato fatto per verficare la congruità dei consumi idrici. In ogni caso, meglio tardi che mai. «Nei giorni scorsi - ha aggiunto Giagoni - abbiamo avviato un monitoraggio capillare, partendo dal Poetto. Al Cavalluccio abbiamo registrato consumi anomali e si è quindi deciso di chiudere i rubinetti». I controlli vanno avanti: dopo il Poetto, i tecnici effettueranno i sopralluoghi nel centro città, per finire poi in periferia. Entro un mese, all’assessore alla Pianificazione dovrebbero infine arrivare i dati finali.