Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Comunali, in campo anche i finiani

Fonte: L'Unione Sarda
2 novembre 2010

Verso il voto. Nel centrodestra dure critiche a Bondi: «Non abbiamo bisogno di tutele»
I Riformatori: primarie entro l'anno. Pdl: Sanjust candidato
Sardisti e Udc ribadiscono il sostegno alla candidatura di Massimo Fantola.
Il sì di Bondi alle primarie per la scelta del candidato sindaco del centrodestra piace ai Riformatori. Ma l'intenzione del ministro e coordinatore nazionale del Pdl di occuparsi personalmente delle amministrative cagliaritane suscita un vespaio di polemiche tra gli alleati: «I sardi non hanno bisogno di tutele», gli manda a dire il coordinatore regionale dei Riformatori Michele Cossa. «Di tutto abbiamo bisogno tranne che dei consigli del capo partito nazionale di turno», attacca il leader sardo dei finiani Ignazio Artizzu. «Non abbiamo necessità di proconsoli romani per le scelta dei candidati», gli manda a dire Giacomo Sanna (Psd'Az). Caustico anche Giorgio Oppi (Udc): «Le primarie ce le sappiamo organizzare da soli».
SANJUST CANDIDATO Le dichiarazioni del numero uno dei Beni culturali - che in un'intervista a L'Unione Sarda ha sostenuto che «davanti a diversi aspiranti sindaci la strada obbligata è dare ai nostri elettori e ai nostri militanti la possibilità di scegliere chi sarà il candidato» - scatena due tipi di reazioni: da una parte il plauso (convinto?) per la legittimazione di un metodo di selezione dei candidati sinora estraneo al centrodestra, dall'altra il no alla possibile invasione di campo romana, peraltro in contraddizione con la prima scelta. C'è un altro effetto: la quarta candidatura alle primarie.
Ieri ai nomi del leader Riformatore Massimo Fantola (al quale ieri i sardisti e l'Udc hanno ribadito il sostegno), del ribelle del Pdl Piergiorgio Massidda e dell'assessore cagliaritano Giuseppe Farris, vittima sacrificale delle divisioni del centrodestra alle ultime provinciali, si è aggiunto quello del consigliere regionale Carlo Sanjust: «Se ci saranno le primarie correrò anch'io», ha detto ieri. «E correrò per vincere e per rinnovare davvero la classe politica».
LA LISTA DI FLI Rinnovamento che dichiara di voler perseguire anche Artizzu: «Faremo certamente una nostra lista e sarà la vera rivelazione delle comunali», sostiene con sicurezza. «Sarà espressione della destra progressista che ascolta le esigenze della città, sarà aperta alla società civile, ai giovani e alle donne e sarà un atto d'amore per la città. Io? Non ci sarò». Il problema, considerate le tensioni nazionali, sarà l'alleanza con il Pdl. «Non è detto che ci alleeremo con loro, valuteremo tutte le variabili in campo», spiega Artizzu. Quanto alle primarie, i finiani non dicono no a priori. «Tutte le ipotesi sono possibili purché nascano in Sardegna»
I RIFORMATORI Il fatto è che le primarie non sono nel dna del Pdl. Infatti sinora sono state solo annunciate. Per questo Michele Cossa, coordinatore regionale dei Riformatori, resta prudente: «Si tratta di passare dalle parole ai fatti. Fissiamo entro dicembre la data per le primarie e apriamo subito la fase organizzativa», sostiene.
Di sicuro i fantoliani plaudono alla presa di posizione del ministro: «Oltreché una novità assoluta per la politica nazionale è una notizia positiva, e per noi già di per sé rappresenta una grande vittoria. Tutti sanno che per noi le elezioni primarie sono lo strumento più efficace per riportare la politica vicino ai cittadini: lo abbiamo ribadito quando si sceglieva il presidente della Regione, lo abbiamo confermato per le ultime elezioni amministrative».
BONDI STIA A CASA Poi due sottolineature: «Che il Pdl scopra oggi che le scelte calate dall'alto siano un errore e un danno per la politica e per le istituzioni è un fatto assai positivo. Quanto alla disponibilità di Bondi a venire in Sardegna per occuparsi personalmente della faccenda», conclude Cossa, «è meglio che ci ripensi. I sardi non hanno bisogno di tutele. Sono in grado di provvedere da soli ad organizzare le primarie, senza necessità di interferenze esterne: se qualcuno pensa di poter fare di Cagliari, a spese dei cagliaritani e contro il loro interesse, una tessera del mosaico nazionale, si sbaglia di grosso».
I SARDISTI Polemici, ovviamente, i sardisti: «Abbiamo una maturità politica e un alto livello di libertà per poter decidere senza interferenze chi debba essere il candidato sindaco della città capoluogo di regione e nel contempo ribadiamo l'appoggio alla candidatura ed al progetto di Massimo Fantola», affonda Giacomo Sanna.
L'UDC E Fantola è anche il candidato dell'Udc: «Abbiamo anche noi, senza bisogno di aiuti da Roma, le capacità e il coraggio per organizzare da soli le primarie. Non ho ben capito il senso, quindi, delle parole del ministro Sandro Bondi», dice il leader sardo dell'Udc Giorgio Oppi. «Ma come già affermato nelle ultime settimane, l'Udc ha già individuato una persona di alto profilo che potrebbe rappresentare il centrodestra come candidato sindaco alle elezioni comunali di Cagliari. Ed è Massimo Fantola».
FABIO MANCA

31/10/2010