Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cortei, un codice contro la paralisi

Fonte: L'Unione Sarda
29 ottobre 2010

Riunione del Comitato per l'ordine pubblico in Prefettura. Accordo con i sindacati per una “autoregolamentazione” dei sit-in
Ma i negozianti rilanciano: «In via Roma vanno vietati»
Nelle prossime settimane verrà studiato un codice per regolare le manifestazioni di fronte alle sedi istituzionali cagliaritane. Ma i commercianti avrebbero preferito un divieto totale dei cortei in via Roma.
Non ci sarà un divieto vero e proprio, ma d'ora in poi «le manifestazioni non dovranno compromettere la mobilità e gli spostamenti quotidiani dei cagliaritani», come spiega il prefetto Giovanni Balsamo. Dopo un inizio d'autunno di fuoco - cortei e sit-in ogni giorno - ieri il comitato per l'ordine pubblico ha deciso di dare regole e cardini alle proteste di operai, pastori, agricoltori, che nelle ultime settimane hanno invece paralizzato il centro della città.
LA MAPPA L'incontro tra il rappresentante del Governo, il sindaco Emilio Floris, il sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Csa, Ugl, Confsal e Cisal) e le forze dell'ordine è servito per arrivare a una conclusione: nelle prossime settimane verranno convocati dei «tavoli tecnici» per definire una sorta di “autoregolamentazione” per le manifestazioni di fronte alle diverse sedi istituzionali cagliaritane.
La prima riunione servirà a dare una disciplina ai sit-in sotto il Consiglio regionale di via Roma. «Il lato mare deve rimanere libero: è necessario che quelle corsie siano utilizzabili, altrimenti si bloccherebbe l'intero traffico cittadino. Anche i sindacati sono d'accordo sull'argomento», racconta Floris, che sottolinea «la grande convergenza d'opinioni e di intenti» registrata durante la riunione in piazza Palazzo.
LA POLEMICA Una decisione che metterebbe tutti d'accordo tranne i commercianti, su cui si riflettono i blocchi della viabilità e la paralisi del centro storico: «È la politica dello struzzo, si fa finta di non vedere i problemi. Avremmo preferito un provvedimento più duro», dice il presidente provinciale di Confesercenti Roberto Bolognese. «Chiediamo da anni di vietare i cortei in via Garibaldi e via Manno. Ma anche le manifestazioni in via Roma hanno un'influenza negativa sul nostro lavoro. Bloccano il porto, bloccano i mezzi dell'Arst e del Ctm, impediscono alla gente di arrivare nelle strade dello shopping. Non entro nel merito delle proteste, ma chiedo: perché dobbiamo pagare pegno ogni volta che qualcuno manifesta?».
IL PREFETTO Anche perché oltre alle sigle storiche dei sindacati, il vero problema in questi mesi è stato rappresentato dai gruppi di operai e lavoratori (Ila, Eurallumina, movimento dei pastori, agricoltori) che hanno paralizzato il centro.
Su questo il prefetto Balsamo è ottimista: «Credo che il coinvolgimento delle principali forze sindacali abbia un certo peso e influisca anche sugli altri movimenti. Comunque avvieremo i contatti con gli operai, in particolare quelli del Sulcis, per trovare un'intesa».
I SINDACATI Un'intesa che per ora è stata raggiunta con i maggiori sindacati, anche se Giovanni Matta, segretario confederale Cisl, avverte: «Il diritto di manifestare è sacrosanto, specialmente in un momento del genere. Certo, avremmo preferito dire: non faremo più cortei. Ma la situazione attuale non ce lo consente. Siamo d'accordo, comunque, per trovare una autoregolamentazione che consenta di ridurre i disagi per i cittadini».
MICHELE RUFFI

29/10/2010