Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Metropolitane, non c'è più un euro

Fonte: L'Unione Sarda
27 ottobre 2010

l'allarme Trasporti. L'assessore Carta: «Il Governo amico ci deve 3,8 miliardi, bisogna battere cassa se vogliamo realizzare i piani»
Scomparsi i 740 milioni per tram e linee sotterranee
Appaltato il tratto Gottardo-Policlinico, approntata la gara per il Gottardo-Settimo San Pietro, di percorsi in città non se ne parla.
«In metropolitana da piazza Repubblica a via Roma entro il 2012». Giovanni Caria, dal 12 maggio presidente dell'Arst, l'ha buttata lì lunedì mattina, nel giorno della presentazione dell'azienda unica dei trasporti, quella che ha inglobato la stessa Arst, le Fms e le Fds.
Molti hanno pensato a una svolta nonostante fosse improbabile, visto che dei 320 milioni di euro necessari per realizzare la rete metrotramviaria lunga 35,65 chilometri disegnata all'inizio del 2008 dalla Giunta Soru non è rimasto nulla. Ma siccome l'ipotesi c'era e i binari pure (quelli del vecchio tram) sembrava che quello di cui ha parlato Caria potesse essere il progetto-spot della nuova società per azioni, il colpo a sorpresa, l'avvio sprintoso di una nuova epoca trasportistica.
«PER ORA È UN'UTOPIA» Invece no. «Era una boutade, un'utopia, almeno per ora», confessa Caria.
Appaltata la tratta Gottardo-Policlinico, approntata la gara per la Gottardo-Settimo San Pietro, di percorsi in città non se ne parla. Per una ragione semplice: i soldi preventivati - si parlò di 22 milioni per 2,25 chilometri - non ci sono.
I DEBITI DEL GOVERNO Angelo Carta, sardista, neo assessore regionale ai Trasporti, spiega perché: «Lo Stato ci deve 1,6 miliardi di entrate fiscali, 2,2 di fondi Fas e ci impone il blocco della spesa a causa del patto di stabilità. Bisogna battere cassa col governo amico, che fino ad oggi tanto amico non è stato, per ottenere i soldi che ci devono. Altrimenti i progetti non li realizziamo».
ACCORDO INUTILE Niente metrotram, dunque. E nemmeno metropolitana sotterranea che poco più di un anno fa, proprio grazie al «governo amico», sembrava aver imboccato il binario (finanziario) giusto. Era il due ottobre 2009 quando, a Palazzo Chigi, Ugo Cappellacci firmò con il governo un'intesa che garantiva un super finanziamento di 740 milioni di euro per realizzare sia i 13 chilometri della linea sotterranea proposta dal Ctm (costo previsto circa 500 milioni) che buona parte delle tratte di superficie che avrebbero dovuto collegare il capoluogo con l'hinterland. «Abbiamo 420 milioni in più del previsto: questo significa che riusciremo a portare a termine tutti e due i progetti», gongolò felice Giovanni Corona, presidente del Ctm. Invece dall'annunciata abbondanza si è passati al nulla. Anzi, di meno.
I TAGLI Perché se anche Carta confermerà l'intenzione del suo predecessore, Liliana Lorettu, di tagliare i contributi alle aziende di trasporto pubblico (vedi articolo a lato) il rischio è che il Ctm riduca del 10% i chilometri percorsi. Che significa taglio delle corse.
IL SINDACO Del resto se anche ci fossero i fondi, la volontà della Regione (che ha commissionato e fatto realizzare dall'impresa d'Apollonia uno studio di fattibilità sulla metropolitana leggera) confliggerebbe con quella di Emilio Floris, acerrimo sostenitore dell'underground. «Quando progettarono la stazione di piazza Repubblica chiedemmo che si realizzasse contestualmente un'altra stazione sotterranea, che ci avrebbe consentito di realizzare un tratto sottoterra sino a via Roma, che sarebbe la soluzione più veloce e più giusta».
La verità è che tra i due litiganti nessuno gode. Niente metrò, né sopra né sotto, e una sola certezza: il rincaro dei biglietti.
FABIO MANCA
«I 740 milioni? Non ho saputo più nulla. L'unica cosa che so è che l'ex assessore ai trasporti Liliana Lorettu ci convocò e ci preannunciò un taglio del 10 per cento. Non ho mai capito se si trattasse di un annuncio di riduzione dei contributi regionali o se intendesse dire che dobbiamo tagliare del 10 per cento i chilometri percorsi dai nostri autobus».
Ezio Castagna, direttore del Ctm (circa 750 dipendenti e un valore della produzione vicino ai 50 milioni all'anno), è un lombardo pragmatico. Che agli annunci dà un peso molto relativo. Sa bene che nell'ottobre del 2009 il presidente della Regione firmò un accordo con il governo che garantiva 740 milioni di euro anche per la metropolitana sotterranea targata Ctm ma sa anche che all'annuncio non è seguito nulla.
Sa, però, che in attesa dei binari si deve occupare di autobus. E che potrebbe essere costretto a dolorose riduzioni sia nel 2011 che nel 2012. «Se devo risparmiare il 10 per cento vuol dire che se oggi facciamo circa 12 milioni di chilometri all'anno ne devo tagliare 1,2». Significa corse in meno. A meno che il neo assessore non abbia idee diverse dal suo predecessore. «Se ci convocasse e ci facesse sapere che cosa dobbiamo fare gliene saremmo grati, visto che in questi giorni stiamo predisponendo i budget».
Intanto ragiona: «Nell'attesa, fatico a capire: abbiamo comprato in tutta l'isola 290 autobus nuovi e ora che facciamo, li tagliamo? Sarebbe paradossale, soprattutto in una regione dove i trasporti hanno grossi problemi e nella quale molti comuni chiedono al Ctm di gestire il trasporto pubblico su tratte brevi. C'è una cosa che ci consola: in Europa piangono tutti, Germania a parte».
F.MA.

27/10/2010