Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Spostate il palazzo della Regione»

Fonte: La Nuova Sardegna
25 ottobre 2010



L’assessore comunale al Traffico: «Il blocco di via Roma rovina la città»



Bolognese Abbiamo un governo che non risolve e fa soltanto annunci e intanto il commercio muore

ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. «In queste ultime settimane la città è stata del tutto bloccata. Noi paghiamo la scelta scellerata di realizzare il palazzo del consiglio regionale in via Roma. Si è trattato di un errore urbanistico, oltre che di un obbrobrio architettonico. La sede della Regione andrebbe spostata da un’altra parte», afferma Maurizio Onorato, assessore comunale al Traffico.
In queste ultime settimane la città è stata bloccata da una serie di manifestazioni. Un fatto che deriva dall’essere il capoluogo dell’isola e da una serie di nodi sociali gestiti male, che stanno arrivando al pettine per la disperazione che ha fatto esplodere la protesta. Da un lato c’è l’occupazione del palazzo del consiglio regionale da parte dei pastori, che ha bloccato alcune volte via Roma, dall’altro c’è il presidio nella stazione di piazza Matteotti. Poi non passa giorno che non vi siano altre manifestazioni di lavoratori che non chiedono altro che il diritto di poter continuare a vivere. Nello stesso tempo, però, la città è stata bloccata. «Per noi - precisa Roberto Bolognese, segretario provinciale della Confesercenti - non è un problema da poco. Pur con tutta la solidarietà che possiamo dare ai pastori, che sono un’architrave storica della nostra isola, se si blocca via Roma la città si ferma e il commercio scompare. Ma anche se si manifesta in via Manno o in via Garibaldi, nelle vie dello shopping, per noi è un disastro. Il palazzo della Regione dovrebbe essere spostato da un’altra parte... C’è stato sempre uno scarica barile. Oggi noi paghiamo un governo degli annunci. Ed ecco che i nodi vengono al pettine».
Per il qui ed ora, l’assessore Maurizio Onorato annuncia che il Comune chiederà un incontro col prefetto Giovanni Balsamo: «La questione - spiega - è che quando si manifesta in via Roma e si bloccano le due strade, quella a ridosso del consiglio regionale e quella a lato del mare, la città viene tagliata in due. Per questo chiederemo al rappresentante dello Stato, pur nel massimo rispetto dei manifestanti, di far sì che non venga occupata anche la via adiacente al mare di via Roma. Altrimenti vengono bloccati anche tutti i flussi di traffico che arrivano dalla costa est e da quella ovest». Certo, in prospettiva «quel palazzo va spostato, ma per il momento è lì - continua Onorato - e noi dobbiamo farci i conti. Inoltre nei prossimi giorni inizierà anche la manifestazione della Wolkswagen, che per la presentazione di un nuovo modello, porterà a Cagliari cinquecento persone al giorno (i loro concessionari) da tutte le parti del mondo».
Il problema è che «Cagliari è la sede del potere - sottolinea Sandro Bianco, segretario regionale della Cgil-trasporti - e tutti vengono nel capoluogo proprio per questo. Ma oltre ai disagi c’è anche molta solidarietà da parte dei cittadini». Ma la città rischia di venire fermata, con danni a importanti settori dell’economia. «Oggi - prosegue Bianco - se rimani in silenzio non ottieni niente. L’altro giorno durante l’incontro col prefetto per la vertenza della Geas, un anziano lavoratore ha detto che bisogna attirare l’attenzione, altimenti nessuno ti dà retta. Da qui la ricerca di un qualcosa che richiami l’interesse dei mass media come ad esempio pernottare sul tetto della stazione. Ognuno cerca di inventarsi nuove modalità di protesta che diano visibilità, tipo la notte bianca dei pastori sotto il palazzo del consiglio regionale. La realtà è che c’è una gestione inesistente della crisi, mentre occorrerebbe una task force specifica per risolvere le situazioni critiche».
Che la posizione del palazzo della Regione sia «molto infelice» lo dice anche Franco Fozzi, presidente del consorzio «Insieme» e vice presidente vicario della Confcommercio - durante la manifestazione dei pastori, moltissimi commercianti, ma anche tantissimi altri lavoratori hanno dovuto faticare moltissimo per riuscire ad arrivare al loro posto di lavoro. Credo che si debba capire che una protesta che tenga conto anche delle esigenze degli altri, convenga a tutti. Da parte nostra, come commercianti stiamo attraversando una crisi che non si era mai vista. Per questo il blocco della città è per noi una bastosta che non possiamo reggere».




NUOVA MANIFESTAZIONE

Lunedì in via Roma arriverà anche l’Ila


CAGLIARI.E lunedì scende a Cagliari anche l’ex Ila. Dopo le tute verdi, le magliette gialle e le camicie azzurre, per salvare il posto di lavoro ai 166 operai l’assemblea ha deciso che domani le tute blu della fabbrica di laminato in alluminio manifesteranno tutta la loro rabbia contro una politica del lavoro che affossa le loro speranze e li condanna alla disoccupazione. Cgil, Cisl e Uil non hanno ancora fatto una previsione di quanti operai lunedì marceranno su Cagliari ma si prevede che sarà una carovana massiccia e rumorosa: «Non vogliamo morire disoccupati e non accetteremo più che i nostri figli siano costretti ad emigrare». Già, ma dove manifesteranno? Il palazzo di Via Roma è occupata, in stazione gli operai sono sul tetto, un assessorato è off limits. Cosa resta?