Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

All'Exmà giostre di storie e zanne di linoleum

Fonte: L'Unione Sarda
18 ottobre 2010

All'Exmà giostre di storie e zanne di linoleum

È bella come un vecchio giocattolo di legno, la giostra di Antonio Catalano. Dedicata a Gianni Rodari, presenza da sempre importante nel Festival Tuttestorie, troneggia nel cortile dell'Exmà in questi giorni invaso dal Popolo dei Ragazzi che Leggono. Trattasi di una strana giostra, in verità, perché a bordo ha caricato gabbiette per gli uccellini, scolapasta ammaccati, scope di saggina, cestini in disarmo, coperchi di pentole, pagnottelle.
I bambini che le si avvicinano rimangono un pochino perplessi perché la piattaforma che gira non emette suoni da Luna Park e ha dei colori bruniti. E negli scaffali (ci sono anche quelli) si trovano libri- scatola ben rilegati in cuoio che contengono poesie e dipinti. Non bastasse, il fantastico armamentario da rigattiere povero utilizza come forza motrice le braccia dei giovanissimi volontari in maglietta gialla. Occorre coordinamento, dunque, per essere in pista: si sale tutti insieme e tutti insieme si scende e anche questa è una piccola lezione di comportamento civile. Intanto, alla Tenda Cucù, si impara che l'arte è un gioco serissimo, come da tempo afferma Maria Lai. Al Laboratorio di Benoît Jacques per prima cosa si legge a voce alta “Aprite quella porta”, volumetto in tre colori (rosso, nero, bianco) edito da Orecchio Acerbo e vincitore del Premio Baobab.
CAPPUCCETTO NERO Il suo autore, per l'appunto Benoît Jacques, attende che i piccoli ascoltatori abbiano assorbito le strane vicende di Cappuccetto Nero e della sua nonnetta e poi passa a mostrare loro la tecnica dell'incisione su linoleum. Spiega bene, dall'inizio, come possono nascere le immagini per un libro. Prende un pezzetto del materiale che contiene olio di lino, legno, sughero e poi vi disegna sopra la sagoma del Lupo. Con la mano destra maneggia il bisturi, con la sinistra fa girare il linoleum. E descrive ciò che vien fuori: le orecchie, gli occhi, i terribili denti! Gli infanti radunati intorno al tavolo tacciono, sapendo che di lì a poco assisteranno a una specie di magia. L'artista afferra le sgorbiette e scava ancora, sceglie un inchiostro blu e lo stende su una superficie di plastica e ci passa sopra il rullo. A questo punto, prende un tampone giapponese fatto di banana secca e con delicatezza fa dei gesti circolari.Via il foglio, appare finalmente il Lupo cattivo: regardez!
I bambini fanno ooh e molto volentieri si apprestano a ripetere il procedimento, a creare la loro figurina per poi portarsela a casa, dopo aver appeso la gravure ad asciugare con le mollette. La dimostrazione d'autore richiede circa un'ora ed è interessante notare i comportamenti dei fanciulli (sui dieci anni, circa). C'è l'ipercinetica che si spazientisce e si allunga sul tavolo, l'informatissimo che nota i pieni e i vuoti e non vede l'ora di mettersi al lavoro. Il timido che esita a impadronirsi degli strumenti e firma il suo capolavoro con un nome tremolante. Ma la maggioranza osserva con attenzione e curiosità la tecnica di Jacques, che parla solo francese e ha accanto una traduttrice.
FESTA L'atmosfera dell'Exmà, in una rassegna che ogni anno le organizzatrici Cristina Fiori, Manuela Fiori e Claudia Urgu di “Tuttestorie” arricchiscono di nuovi eventi, è molto festosa. Anche i piccolissimi hanno i loro spazi: non avevano due anni i piccini coinvolti in “Good Night, Sleep Tight”, musica e movimento in inglese a cura di Kindermusik International. Ai quasi lattanti, Angelica Manca ha consegnato un pupazzo di peluche. I bimbi dovevano ninnarli e accarezzarli, in omaggio a una teoria della tenerezza che sostiene che la prima e più importante forma di educazione si attua tra le pareti domestiche coltivando la dolcezza.
“Malanotte” è il titolo della quinta edizione di una kermesse non vietata ai minori e frequentata molto anche dagli adulti. Notti dedicate ai dinosauri, ai principi, ai temporali. Agli alfabeti perduti e viaggianti, alle streghe, alle rime, agli insonni e ai dormiglioni, ai pescecani e alle ombre, agli sbadigli e alle sentinelle, ai sogni e alle paure.
ALESSANDRA MENESINI

17/10/2010