Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Betile, uno spreco nel nome della legge

Fonte: L'Unione Sarda
18 ottobre 2010

Il progetto per la realizzazione del museo continua ad andare avanti: ecco le ragioni

Gli uffici regionali si sono limitati ad applicare la normativa
L'assessore Campus: «L'attuale legislazione rende possibili questi casi paradossali».
Perché la direzione generale dei Beni culturali della Regione ha bandito una gara, impegnando poco più di 356 mila euro, per un progetto ormai morto e sepolto, come quello del museo del Betile? Per trovare la risposta occorre addentrarsi nella giungla delle prescrizioni burocratiche. Un mondo a parte rispetto a quello reale, dove spesso la parola “spreco” fa rima con “legalità”.
ATTO DOVUTO Così la procedura per la validazione del progetto dell'archistar anglo-iraniana Zaha Hadid può essere allo stesso tempo «inutile», se la si guarda dall'osservatorio tutto politico della presidenza della Giunta regionale, e «doverosa», se si commenta con le parole usate dall'ufficio del responsabile unico del procedimento. Dall'assessorato alla Cultura, legge alla mano, si parla di «atto dovuto, relativo alla conclusione del procedimento di evidenza pubblica per l'affidamento dei servizi di verifica e validazione del progetto preliminare, attività propedeutica alla sua approvazione. La piena esecuzione del contratto stipulato dalla Regione con la società Zaha Hadid Limited, aggiudicataria del bando».
BUROCRAZIA E chi con appalti, incarichi, progetti e rompicapi burocratici ha quotidianamente a che fare non si stupisce della piega che ha preso la vicenda Betile: «Quanto è accaduto in questi giorni a proposito del museo della civiltà nuragica che sarebbe dovuto nascere a Sant'Elia è frutto di una interpretazione di una legge molto rigida in materia di procedure qual è la Merloni, che regola tutti gli appalti», dice Sebastiano Bitti, direttore tecnico di Area e presidente della sezione sarda dell'Istituto nazionale di urbanistica. Anche gli incarichi di progettazione devono sottostare alla procedura di gara e l'ente pubblico che commissiona gli elaborati è tenuto al controllo periodico, nelle fasi preliminare, definitiva ed esecutiva. «La validazione, che è quella che è stata appena mandata in appalto dalla Regione (assegnata il 22 settembre a una società bresciana), serve a certificare l'utilità del progetto per l'amministrazione a verificare la compatibilità delle proposte con le diverse norme vigenti», continua Bitti, prima di rilevare che «senza il perfezionamento di questa procedura, in genere, non si può nemmeno liquidare la parcella al progettista che si è assicurato l'incarico». È il caso di Zaha Hadid? Impossibile saperlo, visto che la convenzione stipulata tra la Regione e lo studio dell'archistar non è chiara a questo proposito.
L'ASSESSORE L'assessore comunale all'Urbanistica Gianni Campus, che è stato presidente dell'ordine degli architetti, fa invece notare che è proprio la legislazione in materia di gare di progettazione a essere sbagliata, rendendo possibili situazioni-limite come quelle appena consumatesi in Regione: «Non si può mettere un'opera di ingegno alla stregua della fornitura di carta per fotocopie - rileva l'assessore, che in passato si era dichiarato favorevole al museo - perché tutta la procedura risulta poi difficile da seguire. Così come non si può escludere l'organo politico dal controllo della pratica, demandando tutto il potere ai dirigenti. Così facendo si producono queste vicende, con l'organo burocratico che agisce in difformità da un indirizzo che è ormai chiaro».
NIENTE MUSEO Il Betile non s'ha da fare, almeno fino a quando in Regione e in Comune ci sarà il centrodestra. «E l'appalto appena assegnato può comunque essere revocato - conclude Campus - in genere i capitolati prevedono che alla società vincitrice, in caso di mancato perfezionamento dell'incarico, vada riconosciuto fino a un massimo del 10 per cento dell'importo messo a gara». Una soluzione che, nel caso in questione, consentirebbe alla Regione di risparmiare circa 320 mila euro.
ANTHONY MURONI

16/10/2010