Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Musica elettronica, cinque artisti sulla rotta del suono

Fonte: L'Unione Sarda
4 ottobre 2010

Rassegna A Cagliari per Signal


Assistere a un live set del collettivo formato da cinque nomi attivi sulla scena della musica contemporanea ed elettronica come quelli di Sylvie Courvoisier, Ikue Mori, Maja Ratkje, Simon Balestrazzi, Alessandro Olla, è un'esperienza multisensoriale che può entusiasmare alcuni, far discutere altri, ma che ad ogni modo non lascia indifferenti. Transitato l'altra sera a Cagliari nel Castello di San Michele all'interno di Signal, vetrina che da anni espone e mescola l'elettronica con altri linguaggi, il gruppo ha offerto una performance frutto di un lavoro messo a punto i giorni scorsi durante una residenza artistica in città del triumvirato femminile Courvoisier- Mori-Ratkje, che con Olla e Balestrazzi ha tracciato la rotta di un viaggio in cui tutto diventava suono.
Un viaggio fatto di partiture personali, ricordi, flussi di note, fitti dialoghi e aperture solistiche, vocalizzi, tensioni di grande effetto e piccole oasi di serenità, momenti lirici e altri tumultuosi, ammalianti sculture in acciaio (costruite appositamente da Andrea Forges Davanzati), in cui ogni musicista contribuiva a tracciare la rotta con il proprio armamentario sonoro. Così, Ikue Mori, sperimentalista con decine di album alle spalle che nella sua lunga carriera ha sempre respinto qualsiasi approccio accademico o intellettualistico alla musica, manipolava il suono in tempo reale attraverso un computer; Sylvie Courvoisier mescolava con il suo pianoforte romanticismo, diteggiature vertiginose, aleatorietà e rumorismo; Balestrazzi e Olla ricercavano l'essenza del suono nel singolo suono, il primo attraverso l'impiego di laptop, synth, salterio preparato, filtri analogici, il secondo utilizzando sistemi elettronici e registrazioni eseguite in vari posti (mercati, luoghi urbani o campestri), in giro per il mondo.
Un concerto - a cui i numerosi presenti hanno riservato lunghi applausi - aperto da “Helychrysum Stoechas”, lavoro audiovisivo firmato da Svart 1, al secolo Raimondo Gaviano, abitato da immagini girate alle Saline di Molentargius e Funtanazza, avvolte con sonorità buie ed espanse. E che questo mese approderà a Lille con una produzione presentata in compagnia dell'olandese Kristus Kut e del francese Minamata.
CARLO ARGIOLAS

03/10/2010