E le associazioni dei consumatori annunciano un ricorso
Ieri incontro tra l'assessore ai trasporti e le associazioni dei consumatori. «Progressività delle tariffe per tutti i cittadini».
«Scenderemo in piazza a Cagliari entro pochi giorni per rivendicare il diritto di tutti i cittadini della Sardegna di poter viaggiare per studiare, per lavorare o per svago senza dover rischiare di chiedere un prestito per utilizzare gli abbonamenti del servizio di trasporto pubblico». Lo ha annunciato ieri l'Unione degli studenti che ha convocato per sabato alle 17,30, nella sede di via San Giorgio 12, un'assemblea pubblica per stabilire forma e modi della protesta.
La decisione è stata assunta perché «né l'assessorato ai trasporti, né la Giunta regionale ci hanno convocato per la discussione dell'aumento delle tariffe e le modifiche necessarie da apportare al trasporto pubblico per gli studenti». Per l'UdS si tratta di «una grave mancanza di questa amministrazione regionale».
I CONSUMATORI Anche le associazioni dei consumatori, che ieri sono state ricevute dall'assessore regionale ai trasporti Liliana Lorettu per discutere del caro-tariffe di Arst e Ctm, restano sul piede di guerra. «Non escludiamo un ricorso al Tar perché non ci hanno consultato prima di assumere le decisioni, come prescrive la legge Finanziaria 2008», ha affermato al termine della riunione Giorgio Vargiu, segretario regionale di Adiconsum, che ha partecipato alla riunione assieme a Maria Luisa Lintas di Cittadinanzattiva, Andrea Pusceddu di Federconsumatori, Giuliano Frau di Adoc Sardegna.
L'INCONTRO I rappresentanti dei consumatori criticano il merito e l'iter che ha portato alla pubblicazione delle due delibere che hanno sancito l'aumento, poi ridimensionato, del prezzo degli abbonamenti. «A fronte di un innalzamento negli ultimi cinque anni del costo della vita dell'8% (certificato dall'Istat), il trasporto pubblico costa circa il 20% in più», ha ricordato Vargiu.
PROGRESSIVITÀ Tra le tante proposte, i consumatori si concentrano su un punto. La progressività delle tariffe a seconda del reddito, «per tutte le categorie di cittadini e non solo per studenti e over 65. Non si capisce perché un disoccupato non debba usufruire degli sgravi». Per il reperimento delle risorse, Pusceddu ricorda che «il trasporto pubblico grava sulla fiscalità generale». La proposta è «tagliare a 20 mila euro il coefficiente Isee ed estenderlo a tutti gli utenti. In questo modo chi ha un reddito medio alto pagherebbe di più, e così si potrebbero agevolare i cittadini al di sotto di una certa soglia».
L'ASSESSORE «Siamo stati i primi a introdurre le classi di reddito», ha detto l'assessore. «E i parametri per le due categorie che ne possono usufruire (studenti e over 65, ndr ) sono così ampi che rientrano tutti. Non c'erano aumenti sostanziali da 10 anni». Su una cosa Lorettu e i consumatori sono d'accordo: «La qualità deve andare di pari passo con gli aumenti». Ma qualità significa anche premialità per chi lavora bene e «razionalizzazione dei servizi di linea».
MARIO GOTTARDI
01/09/2010
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